i dati

Al pronto soccorso oltre 84mila accessi in un solo anno

SALERNO. Sono numeri di rilievo quelli degli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di via San Leonardo e in genere dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. A...

SALERNO. Sono numeri di rilievo quelli degli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di via San Leonardo e in genere dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. A fornirli è stato il direttore generale, Nicola Cantone (nella foto), in occasione di un traguardo importante per l’Azienda e cioè la riduzione dei giorni di attesa per gli interventi al femore per i pazienti oltre i 65 anni arrivati al pronto soccorso e poi ricoverati. Ecco i dati aziendali forniti a dicembre scorso dal dg Cantone relativi a tutto il 2016. L’anno scorso gli accessi al pronto soccorso solo al “Ruggi” sono stati 84.148 accessi. A questo dato si aggiungono, poi, gli accessi agli altri pronto soccorso dell’Azienda. Quasi 17mila, per l’esattezza 16mila 995 sono stati gli accessi al “Fucito” di Mercato San Severino, 21 mila 296 quelli al pronto soccorso del presidio “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni e, infine, 7mila 72 quelli a Castigliane di Ravello per un totale di 129mila 511 accessi ai quattro pronto soccorso aziendali (il da Procida, dedicato alla riabilitazione non ha il pronto soccorso). Non solo, al “Ruggi” sono stati registrati altri dati indicativi dell’intesa attività delle prestazioni fornite dall’Azienda. Gli interventi eseguiti in day surgery sono stati 5mila 655 e quelli in chirurgia ordinaria sono stati 8mila 272 interventi. Numeri esplicativi del lavoro svolto, soprattutto quelli del pronto soccorso del “Ruggi”, che indicano quanto in media sia affollato il centro ospedaliero dedicato alla pronta emergenza. Un percorso privilegiato è quello, poi, destinato dall’Azienda a chi è più in là con gli anni ed arriva al pronto soccorso col femore rotto. In questo caso il ricovero è d’obbligo. Così mentre fino a ottobre scorso i ricoveri di ortopedia duravano in media 12 giorni, l’Azienda li ha ridotti a due grazie a un lavoro sinergico che vede coinvolto quasi il 50 per cento dei reparti. Un traguardo importante, vista la mortalità legata ai lunghi ricoveri di pazienti anziani. Il pronto soccorso ha retto bene anche l’ondata di accessi dovuti al picco influenzale. Il dg Cantone ha espresso apprezzamenti per la capacità della squadra del pronto soccorso nell’assistenza. Molti sono stati i ricoveri per la febbre alta dei bambini tra uno e due anni nel reparto di Pediatria (le scorse settimane 15 ricoveri in pochi giorni), a causa del persistere di vomito, dissenteria e febbre alta.

Marcella Cavaliere

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