Al processo Linea d’ombra si aspettano nuove prove

Il tribunale esaminerà le integrazioni nell’udienza fissata per il 7 novembre. Ieri chiuso il contraddittorio con l’ascolto degli ultimi due testimoni

PAGANI. Un nuovo esame integrativo per Amerigo Panico, le due perizie di parte effettuate sulla proprietà comunale in uso ai Petrosino D’Auria e la ricevuta dei 1500 euro di contributo elettorale consegnati a Giovanni Di Palma: sono alcuni degli elementi che potrebbero entrare nel processo Linea d’ombra attraverso l’articolo 507, che regola l’ammissione di nuove prove a discrezione del giudice. Il tribunale ha rinviato la nuova udienza al 7 novembre prossimo, quando i legali e il pubblico ministero dovranno presentare tutti i nuovi elementi per l’assunzione al dibattimento, col contraddittorio chiuso ieri in aula con gli ultimi due testi, l’avvocato Antonio Pepe e l’ingegnere Nicola Bicefaro, sentiti per la difesa dei fratelli Petrosino D’Auria.

Le rinunce ai testi da parte del collegio difensivo saranno sostituite dai verbali di investigazioni difensive, depositate agli atti del processo col consenso dell’accusa: è il caso delle dichiarazioni del giornalista sportivo Francesco Pepe, sentito dall’avvocato Carrara per la posizione del presidente della Paganese, Raffaele Trapani, sulla presenza costante alle partite di Amerigo Panico.

Il tribunale dovrà decidere anche sulla posizione dello stesso Panico, denunciante ed elemento chiave dell’intero procedimento, che ieri ha chiesto di essere sentito attraverso il suo avvocato Federico Cioffi, per chiarire tutti gli eventuali dubbi seminati nel corso del prosieguo dell’istruttoria. «Panico è stato trattato fino in fondo – ha opposto l’avvocato di Gambino, Giovanni Annunziata - non può aggiungere null’altro a meno che non si contraddica. La sua nuova deposizione è superflua, la condotta di Panico ha avuto la sua coerenza, ha prodotto, ha scritto. Quindi ci opponiamo».

La contrapposizione tra accusa e difesa riprenderà serrata il 13 novembre con la formulazione definitiva delle richieste ex 507, sottoposte per quell’udienza alla valutazione dei giudici del primo collegio. In quel momento saranno chiare le strategie conclusive della procura e dei legali, pronti alla presentazione dei rispettivi, eventuali “assi” da giocare per volgere la partita a proprio vantaggio.

L’incedere del dibattimento, ormai vicino alle ultime battute prima della requisitoria del pm Vincenzo Montemurro, si lascia dietro tensioni forti, anticipate negli ultimi giorni dalla decisione del Riesame di Salerno rispetto alle posizioni dell’ex sindaco e dei fratelli D’Auria. Gambino, come sempre pronto a dispensare sorrisi e saluti, dietro la parvenza di apparente serenità ha in realtà mostrato segni evidenti di preoccupazione.

Alfonso T. Guerritore

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