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Al posto degli alberi in piazza hanno piantato i... tabelloni

SARNO. Invece di piantare alberi, si piantano cartelloni. Una attività che contravviene allo spirito della legge e che non va nella promozione del diritto ambientale. A piazza Marconi, da anni,...

SARNO. Invece di piantare alberi, si piantano cartelloni. Una attività che contravviene allo spirito della legge e che non va nella promozione del diritto ambientale. A piazza Marconi, da anni, campeggiano dei cartelli con nome di ninfee e dediche ai bambini nati in annualità successive al 1992.

Queste plance costellano le aiuole, accompagnate da statue di memoria classica e da tabelloni che descrivono alcuni miti greci. In realtà, il comune è clamorosamente inadempiente alla legge Rutelli, promulgata nel 1992, che rendeva obbligatorio per gli enti con popolazione superiore ai 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato. Di alberi piantati per tali fini, in undici anni, se ne sono visti pochissimi e, intanto, in piazza Marconi, nelle cosiddette villette, sono stati battezzati parti di aiuole con dedica ai nati. Eppure, le colline che circondano la città sarebbero terreno fertile per le piantagioni, ma qualcuno ha ritenuto cosa migliore tempestare il centro con cartelloni dei quali molti non riescono a spiegarsi la presenza. Tutto è costato 22mila euro circa e sono i primo fondi che, nel 2009, la Regione inviò al comune come cartellonistica, ma, evidentemente, collegata alle piante per i nuovi nati. Se fossero nati 30 bambini all’anno, in undici anni, sarebbe dovuta nascere una nuova foresta in città e, invece, la legge viene elusa e anche con piena coscienza.

Questo progetto che sostituisce l messa a dimora di piante per ogni nuovo nato, si chiama Dafne. Nessun bambino, però, ricorda che una di quelle aiuole gli appartenga. Al massimo si chiede cosa significano quei tabelloni in pieno centro e quelle statue che stonano con l’ambiente.

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