Al porto un presidio a tutela dei consumatori

Il personale dell’ufficio di sanità marittima e di frontiera controlla le merci prima che siano sdoganate

SALERNO. Il mare come via di transito di merci, di prodotti, di alimenti, di bevande. Ma anche di cosmetici, dentifrici, pentolame, piatti, bicchieri. È in questo caso che diventa fondamentale l’attività di vigilanza dell’Usmaf, l'Ufficio di sanità marittima e di frontiera alla dirette dipendenze del Ministero della Salute. Un occhio attento su tutto ciò che viene importato grazie all’immenso corridoio dei traffici tansoceanici che vedono il porto salernitano sempre più protagonista. In città da trent’anni la sede dell’unità territoriale è ubicata in un palazzo di via Cilento ma presto, rassicurano gli addetti, grazie anche all’intervento dell’Autorità portuale gli uffici verranno dislocati all’interno del molo Manfredi.

Quella dell’Usmaf è una presenza silenziosa e quasi sconosciuta per i non addetti ai lavori. Le merci viaggianti sui giganti del mare che ogni giorno attraccano al porto subiscono controlli e verifiche prima di poter essere sdoganate e destinate agli importatori. Insomma, la salute dei cittadini è prima di tutto presidiata dall’Ufficio della sanità marittima con particolare riguardo alle partite provenienti dai Paesi terzi, cioè quelli extra europei. L’ufficio salernitano, diretto dal medico Giovanni Battista Cuciniello, conta dodici dipendenti tra amministrativi e operativi. Una equipe che ha una pluralità di funzioni e che si relaziona e interfaccia con molti altri enti in materia di traffici marittimi. L’attività di vigilanza viene eseguita attraverso tre livelli di verifica (documentale, di identità, materiale, compreso il campionamento a fini di analisi) per accertare la rispondenza delle merci di interesse sanitario ai requisiti ed alle prescrizioni previsti dalle normative nazionali e comunitarie. Un lavoro sempre più attento da quando le norme in materia di tutela dei consumatori sono diventate più severe e stringenti. L’attività di vigilanza si conclude con il rilascio finale di un provvedimento di ammissione all’importazione il Dce-Nulla osta sanitario, oppure con un respingimento quando i controlli effettuati non vengono superati. L’ufficio è anche impegnato nel rilascio della libera pratica sanitaria per le navi, dell’idoneità per le patenti di guida e nautiche e dei certificati di idoneità per le cassette medicinali di bordo.

Pippo Della Corte

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