L'appuntamento

Al Moa di Eboli il testo di Ruccello sull’dentità di genere 

“Jennifer” inaugura una stagione di eventi sulla diversità. Il produttore denuncia: «Cancellate le due date di Salerno»

EBOLI . “Jennifer”, lo spettacolo teatrale tratto da “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello a cura di Antonello De Rosa, premio Camilleri nel 1993, torna in scena domani al Moa di Eboli (ore 20,30, biglietto 10 euro). Il testo nasce nell’edizione di Ruccello, siamo nei primi anni’80, nell’ambito di una trilogia (gli altri sono “Notturno di donna con ospiti” e “Week end”) sulla solitudine e la follia con al centro la questione che oggi chiameremmo “gender”. Il più scandaloso dei tre testi fu per quegli anni, “Le tre rose di Jennifer”, per il tema della transessualità e dell’identità di genere, ma a distanza di trent’anni, nonostante centinaia di Gay pride, i successi di Almodovar e Ozpetek, e film come “Transamerica” del 2005 o il recente “Una donna fantastica”, l’identità di genere è ancora un tema accettato al massimo nei suoi aspetti grotteschi e risibili, se non con disprezzo. Da qui l’importanza della riproposizione del dramma, che nella fortunata interpretazione di De Rosa oscilla continuamente tra la farsa e la tragedia, e senza cedere alle sirene dell’autoreferenzialità sperimentale offre uno spettacolo denso ed emozionante. La riproposizione di “Jennifer”, è in scena da venticinque anni, conferisce all’evento fortemente voluto dal curatore dello spazio ebolitano, Luigi Nobile, un valore aggiunto, perché apre ad una stagione di concerti e spettacoli al Moa, sul tema della diversità declinato in tutti i suoi aspetti. La serata al Moa arriva a ridosso della “improvvisa cancellazione e senza spiegazione”, come spiega Pasquale Petrosino, produttore e compagno d’arte e nella vita di Antonello De Rosa, delle due date al Teatro delle Arti di Salerno.
«Guarda caso – spiega Petrosino – la cancellazione è avvenuta in seguito alle polemiche suscitate dall’evento organizzato da me e Antonello, il “Cantico degli esclusi” sul tema della visibilità degli omosessuali nella Chiesa cattolica». Dal Teatro delle Arti la replica di Claudio Tortora è secca: «Cado dalle nuvole. Non abbiamo cancellato “Jennifer” dal cartellone perché non era proprio previsto per la stagione teatrale in corso. Tantomeno abbiamo parlato direttamente con Pasquale Petrosino. Avevamo piuttosto parlato con Antonello De Rosa, un artista di grande rilievo a cui le porte del Teatro delle Arti sono sempre aperte, per uno spazio e una rassegna da fare in autunno, che abbiamo concordato di rimandare a gennaio». “Jennifer” è interpretato e diretto da Antonello De Rosa, che ritroveremo a Salerno il 9 dicembre come direttore artistico del contest teatrale di Linea d’ombra, e da Carmine Tonini e Marianna Avallone.
Annalisa Vecchio
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