i prodotti ortofrutticoli non tracciati 

Al macero la merce sequestrata Marzano: «Offesa ai bisognosi»

«Il cibo che i nostri poveri raccolgono nella spazzatura per sopravvivere ha la necessaria tracciabilità?» La provocazione è di Matteo Marzano dell’associazione “L’abbraccio”. L’organizzazione di...

«Il cibo che i nostri poveri raccolgono nella spazzatura per sopravvivere ha la necessaria tracciabilità?» La provocazione è di Matteo Marzano dell’associazione “L’abbraccio”. L’organizzazione di volontariato salernitana gestisce il ristorante sociale “Elpis” in via Fresa, a Salerno, frequentato ogni giorno a pranzo, da decine di persone con ingenti difficoltà economiche ed anche, spesso, da senza fissa dimora che possono utilizzare i locali dell’Abbraccio per una doccia calda o per ricevere indumenti utili a combattere la stagione fredda. Le forze volontarie in campo, nella cucina e nei locali dell’associazione, non bastano mai, così come mai sono mancati cibo o bevande, sempre a sufficienza per tutti. Per questo, Marzano, visibilmente amareggiato ha sollevato quella che potrebbe sembrare una polemica ma che invece rappresenta la realtà attuale.
«Leggo che per iniziativa dei carabinieri del Nas di Salerno – spiega Marzano scendendo nei dettagli – sono state sequestrate ai mercati generali 17 tonnellate di ortaggi e frutta per reati amministrativi. Fin qui nulla di strano, ci mancherebbe altro. Ciò che chiedo è altro, e la mia è chiaramente una provocazione, in un momento delicato anche per il mondo del volontariato. Perché tutto è finito al macero?». Per capire cosa è accaduto facciamo un passo indietro di alcuni giorni, quando i carabinieri del Nas effettuarono un blitz al Polo agroalimentare di Salerno, che portato al sequestro finale delle 17 tonnellate di prodotti ortofrutticoli a cui mancava la necessaria documentazione utile ad identificarne la provenienza. Il Nucleo antisofisticazioni – in collaborazione con i militari del Nucleo dell’Ispettorato del lavoro, della stazione di Mercatello, del gruppo Carabinieri forestale di Salerno – provvide da effettuare minuziosi controlli negli spazi del Mercato ortofrutticolo con l’ausilio dell’Asl che effettuò la campionatura di diversi prodotti per verificare l’eventuale presenza di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti.
I prodotti sequestrati, tra cui pomodori, patate, cipolle, cavolfiori, insalate, funghi, carciofi, arance, broccoli di natale e bietole sono andati al macero.
«Non discuto i provvedimenti - continua Marzano - ma parliamo di un quantitativo ingente di prodotti che potevano essere utilizzati nelle nostre mense. Questo non perché i nostri utenti siano cittadini di “serie B”, tutt’altro. Spesso, sono queste persone che, in mancanza di cibo, sono costrette a rovistare nei nostri avanzi, in quello che mangiamo e buttiamo nella spazzatura. Non ci trovavamo di fronte a prodotti scaduti o in decomposizione, perché se così fosse stato la decisione di macerare tutto sarebbe stata l’unica perseguibile, ma parliamo di reati amministrativi. Quindi, perché non destinarli alle mense che ospitano quotidianamente centinaia di persone?».
Marzano cita anche la legge Gadda, entrata in vigore dal 14 settembre del 2016, che tratta lo spreco alimentare e farmaceutico: «Ho parlato con l’onorevole Maria Chiara Gadda – spiega il volontario – che mi ha assicurato la prossima stipula di un protocollo inerente questa delicata tematica che va ancora regolamentata. Chiaramente parliamo di futuro, nel frattempo, purtroppo, deve andare così. Ad un certo punto, quando sono venuto a conoscenza della notizia, ho pensato, di tenere chiuso il ristorante, mettendo il cartello all’ingresso “chiuso per lutto”. Ma avrei penalizzato ulteriormente chi in noi vede una piccola luce in mezzo al buio. Lavoriamo 365 giorni all’anno e lottiamo contro gli sprechi, sono deluso da una situazione che non tutela, ancora una volta chi ha bisogno». (c.p.)
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