Al Ghirelli l’incomunicabilità di Alesi

Riparte la stagione teatrale: fino a domenica c’è “Natale in casa Cupiello”

SALERNO. Un intrepido Fausto Russo Alesi si avventurerà in solitaria, a partire da stasera e fino a domenica, alla scoperta di “Natale in casa Cupiello”, il capolavoro di Eduardo De Filippo che andrà in scena al Teatro Antonio Ghirelli. L’artista, da solo, darà voce a tutti i personaggi di questa famosissima commedia, ironica e amara, in cui tutti sono incapaci di parlarsi apertamente e vivono, nonostante l’ombrello familiare, nella più totale solitudine.

Alesi, dunque, interpreterà Luca e Concetta Cupiello, i due figli Ninuccia e Tommasino, lo zio Pasqualino, Nicolino marito di Ninuccia, Vittorio amante di Ninuccia, il portiere Don Raffaele e il medico che, nell’ultimo atto, visita Luca in fin di vita. Si potrà così assistere ad un pullulare di solitudini che prendono vita sul palco e che, pur vivendo a stretto contatto, non riescono a dialogare e si esibiscono in dolorosi ed esacerbati monologhi quasi monadi di leibniziana memoria.

Di grande attualità il tema dell’incomunicabilità che ha attraversato dolorosamente il secolo scorso, diventando protagonista di tutti gli aspetti della cultura che riguarda l’incontro/scontro generazionale e potenzia la rete d’incomprensioni, gelosie, ambiguità e trasgressioni che creano un mondo finto in cui la verità non traspare. «Nella famiglia di Luca Cupiello – spiega Alesi – il flusso di parole e di emozioni si è interrotto, si è creato un vuoto: non si dialoga più, si monologa. Ragionamenti che mi hanno indotto a questa rilettura ardita e attuale, in cui si rappresenta una moltitudine di solitudini e in cui cerco di restituire, ad ognuna, corpo, voce, dramma». A fare da sfondo alla tragicommedia è una scenografia scarna e asciutta dalla forte valenza metaforica, che al disvelamento della verità diventa parte del dramma.

Alfonsina Caputano

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