fede e pittura

Al Duomo di Cava il Cristo di Vitale

La tela sulla crocifissione esposta per l’intero periodo pasquale

CAVA DE’ TIRRENI. La gloria prima della resurrezione promessa, attraverso la lacerazione della sofferenza. Questo è ciò che riflette “La Crocifissione”, il quadro dell’artista cavese Alfonso Vitale, che da ieri, e per tutto il periodo pasquale, è esposto nel Duomo di Cava.

Il dipinto è caratterizzato dall’inscindibile binomio segno-colore, che tende a immortalare la morte di Cristo sospesa nel silenzio del tempo. Graffi e vibrazioni di colori riproducono, su tela, le malvagità ed i peccati dell’uomo, la sofferenza e il sacrificio terreno prima della sublimazione dello spirito verso il divino. Il giallo ed il rosso sono i colori dominanti che si inseguono. Dal tripudio di luce che creano emerge, poi, la figura di Cristo, il cui corpo imprigionato vive nello Spirito Santo. Il suo volto appare deformato e smagrito ed i lineamenti drammatici e consumati dalla sofferenza. È rappresentata, dunque, l’icona dolente, carica di pathos, dell’uomo che, nel suo smisurato amore, ha assunto su di sé il dolore di un’umanità colpevole che vuole riscattare e mondare con un estremo atto di affetto.

A dilatare l’impatto emotivo della figura insanguinata sono le grandi dimensioni della tela, a cui dà maggior valore la cornice incolore e buia che, pur non contrastando con la forte luminosità del colore, acquista le note di una tristezza struggente. La stessa che imprigiona, sottomette e oscura l’animo umano. Il dipinto potrà essere ammirato al Duomo fino al 21 aprile.

Alfonsina Caputano

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