Al cavaliere Orazio Boccia il premio Perrotta

Serata speciale al Teatro dei Barbuti tra ricordi, storia e testimonianze. I complimenti di De Luca all’industriale

SALERNO. Ora è un affermato capitano d’azienda, con un’industria a Salerno all’avanguardia nel suo settore, che tutta l’Italia invidia. Settanta anni fa, però, all’epoca della sbarco degli Alleati, era un piccolo “scugnizzo”, che doveva provvedere al suo sostentamento. E, chissà, se proprio la presenza degli americani non abbia fatto scoccare la scintilla e far venire in mente le idee che poi si sono rivelate vincenti, in ogni campo, sia lavorativo che personale, al cavaliere Orazio Boccia, titolare dell’omonima azienda presente a Salerno e con diverse sedi oggi anche all’estero, che ha ricevuto il premio Barbuti “Mario Perrotta”. L’imprenditore, nel coso della serata conclusiva, ha ricordato quegli anni, tornando indietro con la memoria al 1943, quando l’intero litorale salernitano fu preso d’assalto nel corso dell’operazione “Avalanche”, ripercorrendo brevemente una vita lunga, tutta in salita, che lo ha portato però a costruire un’azienda solida, dove sin dall’inizio ha dato lavoro agli orfani che, come lui, sono cresciuti nell’orfanotrofio Umberto I, noto come “Il serraglio”. «Sono commosso - ha evidenziato Boccia quasi con le lacrime agli occhi - in quanto ricevere questo riconoscimento è per me un grande onore. Sono nato proprio in questi vicoli, quando c’era la miseria vera. Al tempo dello sbarco degli Alleati avevo 10 anni e da piccolo scugnizzo già orfano ho dovuto portare avanti la famiglia».

A complimentarsi con gli organizzatori della XXVIII edizione del Teatro dei Barbuti, oltre che per la manifestazione pure per la scelta del premiato, è stato il sindaco Vincenzo De Luca che, non potendo essere presente alla serata conclusiva, ha scritto una lettera indirizzata direttamente a Boccia, a testimonianza di un legame di lunga data tra il vice ministro e l’imprenditore. «In occasione del conferimento di questo premio tanto meritato – ha sottolineato il primo cittadino - voglio rivolgerti le mie più vive congratulazioni, insieme ai complimenti agli organizzatori della manifestazione, per la loro felice scelta. Sei un cittadino benemerito della nostra comunità. Le Arti Grafiche Boccia sono un’eccellenza nazionale, un punto di riferimento prestigioso ed apprezzato in Italia e all’Estero». Oltre agli auguri e ai complimenti, il cavaliere Boccia ha ricevuto pure la scultura originale “Il Longobardo”, realizzata in ceramica dall’artista Nello Ferrigno. Il gala, realizzato in collaborazione con “Il Museo dello Sbarco e di Salerno Capitale”, ha regalato altre sorprese. Nella seconda parte della serata, condotta da Eduardo Scotti, Gilda Ricci e Concita De Luca, infatti, sono stati proposti testi, memorie, atmosfere, brani di libri, poesie, fotografie inedite, immagini dagli archivi e testimonianze orali che hanno fatto rivivere quei drammatici giorni del settembre di 70 anni fa. La parte musicale è stata curata da Guido Cataldo, che con la sua formazione musicale ha fatto rivivere momenti ed emozioni di quegli anni, mentre le ricerche iconografiche e storiche sono state curate da Nicola Oddati, Eduardo Scotti e Corradino Pellecchia. L’Associazione “Colori mediterranei” e la bottega “San Lazzaro” hanno presentano la mostra fotografica rievocativa: “I luoghi del Salerno Day”. Soddisfatto il patron dei Barbuti, Giuseppe Natella, della Bottega San Lazzaro: «Nonostante le difficoltà, dinanzi a tante rassegne che muoiono o chiudono i battenti – ha precisato - siamo riusciti a resistere, ad andare avanti, per mantenere viva una rassegna ormai storica che si appresta a festeggiare i trent’anni. Stiamo già lavorando alla prossima edizione, con il conforto del pubblico e della città che ci seguono con grande affetto».

Gaetano de Stefano

©RIPRODUZIONE RISERVATA