Al Carmine l’addio al decano dei pasticcieri

Il cavaliere del lavoro Luigi D’Elia si è spento nell’abitazione di Pontecagnano dove si era trasferito

Una vita trascorsa a rendere più dolci i momenti lieti di migliaia di salernitani: battesimi, comunioni, matrimoni, compleanni e feste comandate. Nella pasticceria di via Carmine, con annesso laboratorio, il cavaliere Luigi D’Elia ha accolto con la sua nota affabilità generazioni di clienti. Da anni in pensione, Luigi D’Elia ormai aveva abbandonato il quartiere dove ha lavorato ininterrottamente per oltre 36 anni e dove ha intessuto intensi rapporti professionali, di amicizia e conoscenza.

Pertanto la notizia della sua morte, nell’abitazione di Pontecagnano dove viveva, si è subito diffusa in tutto il quartiere. Lo storico pasticciere aveva il suo esercizio artigianale proprio di fronte alla chiesa della Madonna del Carmine.

A quanto si è appreso, il suo ultimo desiderio è stato quello di salutare la sua chiesa e il suo rione. Ed è per questo che i figli lo hanno esaudito facendogli dare l'ultimo saluto nel santuario della Madonna del Carmine e stamane, alle ore 10, il feretro proveniente da Pontecagano si fermerà nel rione e nella chiesa che don Luigi amava e di cui suo fratello Italo è storico rettore. E c’è da esserne certi, saranno in tanti a dargli l'ultimo saluto, perchè il cavaliere del lavoro Luigi D’Elia lascia un vuoto in quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, Ben voluto dai colleghi, Luigi D’Elia aveva iniziato la carriera insieme ad un altro famoso pasticciere salernitano, Raffale Bassano, scomparso anni fa, con il quale aveva anche aperto una rivendita di dolci sul corso Vittorio Emanuele. Quando chiuse la pasticceria, nel 1999, si trasferì da Salerno a Pontecagnano dove ha vissuto da pensionato.

Ai figli Antonio, Italia, Angelo, alle nuore Mena e Rosaria, al genero Giovanni e agli amati nipotini Pierluigi, Rosi, Vanna e Giorgio, le nostre affettuose condoglianze.