«Aiuteremo il piccolo Simone»

BELLIZZI. «Simone avrà tutto l’aiuto di cui ha diritto»: così il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, risponde all’appello della mamma di Simone, alunno disabile iscritto alla prima elementare dell’istituto comprensivo. Simone è un bambino down invalido totale, e necessita di un assistente materiale alla persona che deve essere messo a disposizione dal Piano di zona S2. Ma nonostante la scuola sia già iniziata da una settimana - ha denunciato attraverso le colonne de la Città la mamma Rita De Feo - questo sostegno non è stato previsto. Tanto che l’operaia di Bellizzi è costretta a prendersi cura del figlio anche durante le ore scolastiche.

Gli assistenti alla persona o assistenti educativi culturali sono operatori dipendenti del comune o di cooperative sociali. Il loro compito è di sostenere il processo di integrazione degli studenti disabili non autonomi, aiutandoli ad andare in bagno, a mangiare, a spostarsi negli spazi della scuola sia esterni che interni, ad accompagnare l’alunno in gita scolastica e nello svolgimento di attività che richiedano spostamenti, nella cura dell’igiene personale.

«La dirigente scolastica ha fatto richiesta al Comune - afferma Volpe - affinchè venisse introdotta la figura dell’assistenza materiale per il piccolo Simone e noi come ente abbiamo inoltrato la richiesta al Piano di zona prima che iniziasse la scuola». Poi più nulla.

E se fino a ieri è stata la signora Rita a sostituire la figura dell’assistente, accompagnando il figlio in bagno e a pulirlo (Simone non è ancora autonomo anche nei gesti più quotidiani), il problema si presenterà in tutta la sua drammaticità da lunedì, quando Rita dovrà tornare al lavoro. «Chi si prenderà cura di Simone?», si chiede sconsolata. Dovrà abbandonare il posto di lavoro (la signora è vedova da un anno) per aiutare il figlio? Intanto sono decine i messaggi di solidarietà apparsi sul diario di Fb della signora: “Una mamma straordinaria non ti ferma nessuno”, dicono dal social.

Dario Luca Mattia