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«Aiutateci, tra qualche giorno saremo senza una casa»

ALBANELLA. «Abbiamo bisogno di aiuto, il 31 gennaio dobbiamo lasciare la nostra casa». È l’appello di Paola che, insieme ai fratelli e ai suoi genitori, Eufrasia Avallone e Lucio Di Masi, dovranno...

ALBANELLA. «Abbiamo bisogno di aiuto, il 31 gennaio dobbiamo lasciare la nostra casa». È l’appello di Paola che, insieme ai fratelli e ai suoi genitori, Eufrasia Avallone e Lucio Di Masi, dovranno liberare la villa in esecuzione di un ordine di sfratto per un debito contratto con la banca per la contrazione di un mutuo. «Avremo bisogno – afferma Paola - di una mano per portare via almeno le nostre cose e i nostri ricordi, l’unica cosa che ci è rimasta. Se c’è qualcuno di buon cuore che può prestarci un furgone e un camion per il trasporto».

La famiglia Di Masi chiede anche la disponibilità di un garage o un locale dove alloggiare parte dei beni. Dopo una battaglia per cercare di conservare la villa, acquistata all’asta per 157.000 euro da una società di Capaccio, la famiglia dovrà dunque rassegnarsi a perderla. Interessati da un’ordinanza di sfratto anche altri beni dell’imprenditore Di Masi che, fino a qualche tempo fa, gestiva il caseificio “Le delizie”, che è stato costretto a chiudere per le difficoltà economiche.

A far scattare il pignoramento il mutuo contratto con la banca per 200.000 euro, le cui rate in parte non sono state pagate, per il quale era stato ipotecata a garanzia l’abitazione dei genitori dell’imprenditore avuta in donazione. Tutti i beni sono andati all’asta, lo scorso settembre e c’è stata l’aggiudicazione della villa, di circa 500 metri quadrati.

«Per problemi economici – afferma la signora Eufrasia – non siamo riusciti a pagare alcune rate del mutuo, di fronte all’insolvenza è scattato il pignoramento. Ho tre figli, siamo tutti senza lavoro». Per rimanere in casa la famiglia Di Masi aveva fatto un accordo con il tribunale: pagava un fitto di 850 euro per le due case e i locali commerciali. Canoni che però non sono più riusciti a pagare.

Angela Sabetta

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