IL CASO

Agropoli, s’invaghì della barista: stalker in carcere

Arrestato un 33enne geloso che perseguitava una quarantenne di Ceraso costretta a lasciare il lavoro

AGROPOLI - S’invaghisce della barista e non gli da tregua. La donna vive con il suo fiato sul collo. E quando capisce che non ha chance, che il suo corteggiamento non è gradito, passa alle vie di fatto. La picchia e la riempie dei peggiori insulti, fino a presentarsi sotto la sua abitazione, a Ceraso, non certo per fargli una serenata. Dopo un anno e mezzo di ripetuti episodi di stalking, è stato arrestato V.C., 33 anni, di Agropoli, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è finito in manette domenica mattina. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri che hanno dato seguito all’ordinanza di misura cautelare in carcere disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vallo, Sergio Marotta . Tutto ha inizio in un bar del centro storico di Agropoli dove la donna, 40 anni, è impiegata. Il 33enne si invaghisce di lei, perde completamente la testa.

E fa di tutto per riuscire ad ottenere le sue attenzioni. Si mostra anche geloso, andando a minacciare quanti, all’interno del bar, si soffermano un secondo in più a parlare con la barista. La donna - madre di una ragazza adolescente - vive uno stato perdurante di ansia e paura. Teme per la sua incolumità e per quella della figlia. In due occasioni, tra maggio e agosto dello scorso anno, l’arrestato l’affronta a muso duro in strada. Dopo aver offeso la sua onorabilità, gli tira un paio di ceffoni. La vittima non denuncia. La seconda aggressione è più violenta. La donna rimedierà fratture e lesioni giudicate guaribili in 40 giorni dai medici dell’ospedale di Agropoli. A marzo, l’episodio che fa scattare l’indagine dei magistrati vallesi dopo l’intervento dei carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania. E il 12 marzo quando il 33enne, insieme ad un suo conoscente, anche lui noto alle forze di polizia, si presenta sotto l’abitazione della donna nel piccolo borgo Cilentano.

L’arrestato tenta di entrare in casa e desiste solo all’arrivo dei carabinieri, ai quali disse di essere lì per incontrare la compagna. Secondo la denuncia della donna, era arrivato tempo prima e non potendo accedere in casa, aveva iniziato a minacciare lei e la figlia. «Ora vengo sopra, ammazzo te e sto mantenuto che tieni in casa», disse V.C., mentre era in strada. Raccolti gli elementi di prova a carico del 33enne, la procura di Vallo ha chiesto ed ottenuto dal giudice l’arresto e il trasferimento in carcere dello stalker perché c’è il rischio di reiterazione del reato. Domani, in tribunale a Vallo, è previsto l’interrogatorio di garanzia. L’arrestato, difeso dagli avvocati Antonio Mondelli e Leopoldo Catena, risponde di stalking e lesioni personali aggravate. (m.l.)