IL CASO

Agropoli, martelli e testate: botte al Comune

Trascinato nella hall del Municipio, dopo la fuga spunta l’attrezzo: arrivano i vigili

AGROPOLI - Scazzottata al Comune. L’ora X è scattata intorno alle 15. Orario non del tutto casuale. Infatti, Palazzo di Città apriva le porte per l’accesso pomeridiano al pubblico e gli studenti della vicina scuola primaria “Gino Landolfi” uscivano allo scadere del tempo prolungato. I protagonisti? Due uomini, con l’aggressore diventato aggredito, un martello e tre agenti della municipale. Per fortuna nessun ferito: solo un gran trambusto che ha trasformato piazza della Repubblica in un ring amatoriale a cielo aperto. Se non fossero intervenuti gli agenti, coordinati dal maggiore Maurizio Cauceglia , probabilmente si sarebbe scritta un’altra pagina. Personali le motivazioni che avrebbero spinto un cittadino di Agropoli, classe 1968, ad aspettare l’ignaro rivale, più giovane di 12 anni e residente a Castellabate, che, probabilmente, era andato a prendere a scuola il proprio figlio. I pensieri del castellano sono stati bruscamente interrotti da una testata, che lo ha fatto finire a terra. Un capannello attorno ai due contendenti.

L’agropolese, alto e ben piazzato, ha trascinato il quarantenne all’interno della hall del Comune. Nel frattempo, venivano isolate dai caschi bianchi le immagini riprese dalle telecamere attive in zona. Sentita la baruffa e la concitazione stellare ad appena un tiro di porta, gli agenti in servizio sono intervenuti per cercare di sedare la lite. Ma i due uomini, sono corsi all’esterno, continuando a litigare lungo la discesa che immette su piazzetta Merola. Qui, complici il traffico veicolare e i passanti, il più giovane è riuscito a raggiungere la sua vettura. Una Mercedes, dalla quale ha tirato fuori un pesante martello da carpentiere. Le intenzioni non sembravano da paciere. E così, l’aggredito è diventato aggressore.

Si sarebbe messa male per il cinquantenne del posto se gli agenti non fossero intervenuti. L’operazione non s’è chiusa in poco tempo a causa del viavai di mezzi, persone e curiosi. Ma alla fine i facinorosi sono stati immobilizzati e condotti nell’ufficio del comando di polizia locale. Qui è scattato il riconoscimento, il martello è finito sotto sequestro. Nessun stato di fermo, nessun ferito. Sembra non ci sia alcun referto medico, per il momento. La vicenda, comunque, non finisce con una testata e qualche parola al veleno. Uno dei due ha infatti nominato un avvocato. Si procederà per vie legali: se ne discuterà nelle opportune sedi.

(c.p.)