Agropoli, il portale del borgo antico tra incuria e degrado

A rischio lo storico simbolo della città cilentana Appello al Comune e alla Soprintendenza: intervenite

AGROPOLI. Il portale seicentesco, simbolo della città cilentana, conosciuto come “La Porta” di Agropoli, dal quale si accede all’antico borgo, va al più presto ristrutturato.

È questo l’appello lanciato al Comune e alla Soprintendenza da Michele Mordente, gestore di una nota attività alberghiera che si è fatto portavoce di molti residenti nel centro storico cittadino. «Il portale anche quest’anno è stato attraversato da migliaia di turisti. Nessuno sembra però aver notato l’evidente stato di degrado in cui versa da tempo. In ampie zone, infatti, le pietre hanno perso la malta che le legava insieme – evidenzia Mordente - alcune, sono già andate inesorabilmente perdute, altre non più adeguatamente fissate si muovono e l’azione di qualche vandalo potrebbe causarne il distacco e la conseguenziale perdita». Da qui l’invito all’amministrazione comunale del sindaco Franco Alfieri ad interessarsi alla problematica. «Siamo certi – afferma Mordente - che a seguito di questa segnalazione, l’amministrazione si attiverà in tempi rapidi per segnalare alla Soprintendenza ai Baaas di Salerno la necessità di procedere con l’individuazione di una ditta di restauro abilitata per effettuare un intervento urgente all’antico portale. Un intervento rispettoso dei principi stabiliti dalla Carta del restauro, con un piano di lavoro idoneo, che contempli lo studio e l’analisi dello stato generale del portale, individuando anche eventuali interventi impropri occorsi negli anni per porvi, nell’occasione, rimedio».

Mordente conclude: «Speriamo che siano scongiurate azioni tardive o sistemazioni improvvisate ad opera di semplici manovali con una sacca di malta premiscelata, che produrrebbero nel tempo danni maggiori degli effettivi benefici».

“La Porta” di Agropoli è formata da due aperture: sulla destra c’è una porta secondaria ad arco ribassato e tra le due aperture è visibile una feritoia che permetteva la vigilanza e l’eventuale difesa in caso di attacco. Al di sopra della porta principale padroneggia lo stemma marmoreo dei Duchi Delli Monti Sanfelice, ultimi possessori feudali della città. Il portale è parte integrante della cinta muraria, costruita in pietra locale, e composta da un braccio meridionale e da uno settentrionale, che si imperniano sul castello e si concludono sullo strapiombo della Rupe, che costituiva la difesa naturale dagli invasori.

Angela Sabetta

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