IL FATTO

Agropoli, giallo al porto: barca a vela “fantasma”

Dall’estate del 2018 i proprietari sembrano spariti nel nulla dopo essersi recati in un albergo a Capaccio

AGROPOLI - Giallo nel porto turistico di Agropoli: dall’estate del 2018 vi giace abbandonata un’imbarcazione i cui proprietari o presunti tali sembrano essere stati inghiottiti dal nulla. La Marina alle porte del Cilento ha la sua Olandese Volante e ai racconti locali e salmastri dei pescatori, tra gomene e reti intrecciate a mano, se ne aggiunge uno noir che rimanda, visti i protagonisti, alle acque salate del Nord. La barca con vela silente e ammainata sembra solcare i mari dell’immaginazione dei più attenti osservatori e frequentatori del porto. Il modello velico Navis 33 arrivò ad Agropoli nel settembre del 2018 con a bordo un uomo dichiaratosi proveniente dal Belgio e accompagnato da una ragazza rimasta anonima e della quale non si conoscono tuttora le origini. Batte bandiera belga la “Blind Faith”, tradotto dall’inglese “Fede Cieca”, di Antwerpen, nome olandese della città fiamminga di Anversa. I due occupanti dell’imbarcazione, adatta a gite di bellezza fuori porto ma non a solcate oceaniche, all'epoca, ne avrebbero indicato l'introvabile proprietario in P. V. C., personaggio dal nome nordeuropeo, tanto maschile quanto femminile, forse olandese.

La vicenda è da cold case e lascia aperto qualsiasi possibile scenario, perché i due vacanzieri, probabilmente una coppia alla scoperta del Cilento, una sera di quel settembre, dopo una pantagruelica scorta alimentare depositata nella cambusa, chiuso il boccaporto in legno, si sarebbero fatti accompagnare tramite servizio navetta presso una struttura alberghiera di Capaccio Paestum, senza fare più ritorno. Da quel giorno, l’anemometro non ha più misurato la velocità del vento. Il titolare del pontile, che nel frattempo ha sopperito alle spese necessarie, ha coinvolto le istituzioni competenti, tra le quali la Ambasciata del Belgio a Roma. Ma i nodi marinari sono sempre ardui a sciogliersi. E, per ora, la Blind Faith resta regolarmente ormeggiata e monitorata ai fini della sicurezza dai militari dell'ufficio Circondariale Marittimo locale, coordinati dal tenente di vascello Valerio Di Valerio . Ma cosa nasconda sotto coperta, ad oggi, non è dato saperlo, a meno che la Procura non decida di disporre una perquisizione a bordo. Tiepida resta la pista che un giorno il proprietario possa tornare a riscattarla.

Nel frattempo, essendosi la faccenda ridotta a una questione tra un “fantomatico” privato e un concessionario, verrà avviato un recupero crediti con procedimento di vendita. Fatta la valutazione del bene dal tribunale competente e passati i termini previsti dalla legge, l'imbarcazione potrà essere venduta con il conseguente recupero delle spese di ormeggio da parte dall'incredulo gestore portuale. Tuttavia, quale mistero potrebbe mai celarsi dietro quella “Fede Cieca”, quale storia potrebbe raccontare il gorgoglio del suo scafo, per beffarda provvidenza del nome ormeggiato nel secondo segmento del porto di Agropoli a un tiro dalla bianca icona di Nostra Signora del Mare?

Cljo Proietti