Agropoli e Nocera Sindaci già in festa 

Il centrosinistra sfonda nei comuni superiori ai 15mila abitanti A Mercato San Severino e Capaccio la sfida sarà al ballottaggio 

SALERNO. A leggere gli exit poll nazionali, le proiezioni anche nel Salernitano sembrano essere rispettate. Il Movimento 5 Stelle non sfonda né a Capaccio, dove era candidato Antonio Bernardi e dove la situazione ai nastri di partenza era decisamente più complessa con sei candidati, né a Nocera Inferiore – candidato Vincenzo Spinelli – e nemmeno a Mercato San Severino dove c’era l’unica donna pentastellata, Annalucia Grimaldi. Un segno tangibile che le Amministrative sono altra cosa rispetto alle Politiche dove il movimento di Beppe Grillo ha più presa sull’elettorato. Ad Agropoli si conferma il dato forte della vigilia, con Adamo Coppola, il discepolo dell’uscente Franco Alfieri, che sfonda il tetto del 65 per cento. Qui si attendeva una reazione forte del candidato grillino, Consolato Natalino Caccamo che sembrea – dalla lettura del dato parziale – non esserci stata.
Anche Torquato sembra aver mantenuto le aspettative della vigilia riuscendo ad evitare il ballottaggio e attestandosi intorno al 55 per cento. Un lavoro certosino fatto anche e soprattutto dal Partito democratico provinciale, che a Nocera Inferiore aveva spedito il commissario Fabio Tamburro uomo forte di Piero De Luca. Nella roccaforte di Giovanni Romano invece, il centrosinistra sfonda ma quasi certamente sarà ballottaggio. Vincenzo Bennet, candidato del centrosinistra, dovrebbe vedersela con Antonio Somma. Un primo risultato incoraggiante che potrebbe chiudere definitivamente la stagione forte del centrodestra nella Valle dell’Irno. A Capaccio la partita è tutta in casa centrosinistra con l’uscente Italo Voza che dovrà vedersela al ballottaggio contro Franco Palumbo l’ex sindaco di Giungano candidatosi all’ombra dei Templi. Anche qui il lavoro di mediazione del commissario Enzo Luciano è stato determinante nella strategia – che certamente si perfezionerà al ballottaggio – per riportare alla vittoria il centrosinistra. Nei quattro Comuni sopra i 15 mila abitanti la trazione deluchiana dunque è forte. Certo ad Agropoli più determinante è stato il “fattore A” più che la spinta di De Luca, ma il Partito democratico sembra raccoglie consensi ovunque confermando lo stato diu salute nella nostra provincia. Nel centrodestra invece, l’abbraccio tra Fratelli d’Italia e Forza Italia a Nocera Inferiore non ha portato al ballottaggio il candidato Pasquale D’Acunzi. L’imprenditore conserviero di Alternativa popolare non ha fatto breccia. A Nocera determinante sono state le liste che hanno accompagnano Manlio Torquato. Buona la prestazione soprattutto di quella dei Socialisti costruita conm il bilancino dal consigliere regionale Enzo Maraio.
La trazione deluchiana si fa sentire anche nel Napoletano vincendo la sfida con Luigi de Magistris nell’area metropolitana. Il governatore piazza alcuni cavalli vincenti già al primo turno, tutti sostenuti dalla sua lista Campania Libera: il senatore Enzo Cuomo a Portici e Vincenzo Figliolia a Pozzuoli, e probabilmente Vincenzo Ascione a Torre Annunziata. Il sindaco di Napoli esce sconfitto dai confronti di Portici e Torre Annuzniata, dove sosteneva rispettivamente Salvatore Iacomino e Pierpaolo Telese, e rischia di restare fuori dal ballottaggio a Bacoli: il suo Josi Della Ragione è dietro al candidato del centrodestra Salvatore Illiano, mentre è avanti a tutti l’uomo del centrosinistra Gianni Picone, anche lui con Campania Libera in coalizione. A Pompei vicino a tagliare il traguardo Gianni Amitrano, altro candidato sostenuto da Campania Libera. De Luca perde però ad Acerra, dove la candidata del centrosinistra Paola Montesarchio pare cedere il passo al sindaco uscente Raffaele Lettieri, vicino all'exploit al primo turno. De Magistris si prende una parziale rivincita ad Arzano, dove la sua candidata Fiorella Esposito è avanti rispetto a Gennaro De Mare del centrosinistra.
Infine il dato sull’affluenza. Complice la giornata di sole, alle urne l’affluenza stata più bassa di quattro punti rispetto alla scorsa tornata elettorale (70,34%). A Serre la percentuale più alta (81,10%) mentre a Santomenna quella più bassa (23,92).
(ha collaborato Giammaria Roberti)
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