LA STORIA

Agropoli, dal degrado a resort per cani in 7 giorni

Dopo il blitz dei vigili urbani cancellate le carenze nell’allevamento a Mattine. Le guardie del Nita: tutto ripulito e sanificato

AGROPOLI -  Da allevamento in pessime condizioni igienico sanitarie a “resort” per cani senza appunti. Grazie all’attività di controllo sul territorio, nel corso di queste feste è stata scritta una storia a lieto fine per gli ospiti a quattro zampe di un podere agricolo di diversi ettari ad Agropoli in località Mattine. Infatti, nell’ambito delle operazioni di monitoraggio per il contrasto agli abusi edilizi, condotte dagli agenti della polizia locale, guidati dal maggiore Sergio Cauceglia , con il supporto degli operatori del Nucleo Intervento Tutela Ambientale, coordinati da Giuseppe Di Somma , durante un sopralluogo, grazie all'ausilio dei droni era stata individuata un’area con all’interno un fabbricato abusivo di 150 metri quadrati e poi un allevamento di razze canine di alta genealogia al limite del clandestino.

Cuccioloni di beagle e di cane corso sono stati trovati ammassati in spazi angusti e in gabbie non a norma, in condizioni igieniche precarie e documentazione sanitaria tremolante e discontinua. Molti cuccioli erano infatti sprovvisti del libretto veterinario e, di conseguenza, non erano stati microchippati e sottoposti alle dovute vaccinazioni. Una struttura, insomma, da adeguare e tassativamente restituire al decoro entro una settimana.

E puntuali, la mattina del 24 dicembre le guardie ecozoofile, insieme al dottor Enzo Squillaro dell'Azienda Sanitaria Locale Agropoli 69-70, hanno eseguito l'ispezione al fine di verificare la corretta e idonea attività. Di fatto il titolare della struttura ha seguito le prescrizioni in maniera certosina, superando addirittura le aspettative dei più ottimisti e donando felicità non solo a se stesso, ma soprattutto ai circa venti cani del proprio allevamento.

«Sembrava di trovarsi in un altro posto. - racconta Giuseppe Di Somma -Il proprietario ha fatto un ottimo lavoro, impegnandosi seriamente e capovolgendo totalmente la fisionomia del podere. I cani si trovano finalmente in condizioni dignitose, in spazi ampi e separati in ricoveri a norma di legge. Tutto è stato ripulito e sanificato, la documentazione è stata regolarizzata e gli esemplari sono stati censiti e vaccinati. È stata anche creata una bella area recintata per consentire loro lo sgambamento. Ma la soddisfazione più bella per noi è stato il grazie ricevuto dallo stesso titolare che, probabilmente, senza controlli e ammonizioni da parte delle autorità competenti avrebbe continuato a gestire in modo irresponsabile la struttura in danno dei cagnolini. Per una volta scriviamo una storia a lieto fine, ne abbiamo tutti bisogno».

Cljo Proietti