Agropoli, caos cantieri e traffico

Circolazione ad ostacoli per i lavori in corso in diversi punti della città

AGROPOLI. Strade ancora ostaggio dei cantieri ad Agropoli. I lavori, iniziati da diversi mesi, vanno a rilento e a farne le spese sono i residenti. In un caso specifico, in via Capo, non esiste alcun avvertimento dei lavori in corso: i residenti di via Angrisani (strada adiacente) che tentano di arrivare a casa da via Primo Maggio sono costretti a percorrere il percorso a ritroso perché la strada è sbarrata. Da giorni sono in tanti a protestare per la perdita di tempo a cui sono costretti in quanto non c’è alcun cartello che segnali la presenza di un cantiere, nel tratto precedente a via Capo, dove sono in atto, da tempo, operazioni di escavo. Quindi, i residenti, arrivati nei pressi del cantiere, devono invertire la marcia e fare il percorso più lungo per raggiungere casa: da via Primo Maggio immettersi su via Croce e poi via Alighieri per poi arrivare a destinazione.

In altri casi, quale via Risorgimento, gli automobilisti sono costretti a continui “stop and go”, a causa del semaforo sul lungomare. Lavori da tempo attivi anche su via Voso dove la strada è bloccata da alcuni giorni. Altri cantieri sono presenti su via Belvedere per la messa in opera di una rotatoria sulla strada che conduce a via Moio; via Lungotestene per la messa in opera del marciapiede lato fiume e via Alighieri per il rifacimento del marciapiede.

Oltre ai disagi per lavori che dovevano essere conclusi mesi fa, sotto accusa sono anche le condizioni in cui vengono lasciate le arterie cittadine post intervento. Buche ovunque, fossi, talvolta veri e propri crateri che costringono gli automobilisti a percorsi ad ostacoli per non danneggiare le proprie vetture; attenzione alta anche per i pedoni preoccupati per la propria incolumità. Molto spesso poi le buche create, per la messa in opera delle tubature per le operazioni di realizzazione della rete fognaria di raccolta delle sole acque bianche, vengono coperte solo con del terreno. E così quando piove le arterie cittadine diventano delle mulattiere.

Andrea Passaro