Agricoltura ko, regalati 30 quintali di verdure

Il presidente della Cia: «Una carta di identitá per garantire i prodotti e stanare il sommerso»

• "Compra i prodotti locali". Questo l’appello lanciato ieri mattina dalla Confederazione italiana agricoltori nel corso di una manifestazione di sensibilizzazione organizzata in piazza Cavour nel corso della quale sono stati distribuiti gratuitamente circa trenta quintali di ortaggi in segno di protesta contro la difficile situazione che gli agricoltori si trovano a fronteggiare.

• «Gli agricoltori salernitani - spiega Domenico Oliva, presidente della Cia - sono allo stremo della forze perché ormai non possono più continuare a produrre a prezzi inferiori ai costi di produzione. Purtroppo la filiera troppo lunga porta il consumatore a pagare prezzi troppo alti e non remunerativi per le aziende agricole della provincia di Salerno». Nel manifesto di sensibilizzazione redatto dalla Cia, si chiede al consumatore di «salvare l’agricoltura salernitana». Il presidente Oliva ha anche voluto sottolineare l’importanza del comparto per il territorio: «Non possiamo permetterci di perdere un valore aggiunto così importante e rilevante- ha riferito- con l’iniziativa di questa mattina (ieri per chi legge, ndr) vogliamo dare un impulso alla salvaguardia dei numerosissimi posti di lavoro garantiti dall’agricoltura salernitana sia direttamente che attraverso tutto l’indotto». In tantissimi ieri mattina si sono recati in piazza Cavour dove sono state consegnate circa settecento buste contenenti scarola, cavolfiore e finocchi. Dalle nove del mattino fino all’ora di pranzo la piazza è stato un andirivieni di operatori del settore e semplici cittadini sorpresi dall’insolito omaggio. Nel corso della mattinata è stato anche spiegato ai consumatori in che modo aiutare il comparto: «Sarebbe giá sufficiente chiedere al negoziante la provenienza dei prodotti cercando, ove possibile, di prediligere le produzioni locali che oltre a dare una mano a noi agricoltori garantiscono anche maggiore economicitá, freschezza e genuinitá». Tra le idee, la realizzazione di una "carta di identitá" dei prodotti che vengono venduti e comprati, un documento che accompagni e qualifichi il prodotto riportando tutti i particolari che riguardano provenienza e coltivazione e che, come lo stesso Oliva ha precisato: «riesca anche a garantire che sia stato eticamente realizzato. Si dovrá, per esempio, dimostrare che si è in regola con le assunzioni e i contributi. L’economia sommersa potrebbe iniziare ad avere qualche serio problema se tutti ci impegnassimo in questa direzione».

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