Salerno

Agitazione in stazione a Salerno: una sola carrozza, treno preso d'assalto

Protesta  per il regionale diretto a Caserta

SALERNO. Un’ordinaria giornata di un normale fine settimana estivo può trasformarsi in un’odissea senza pari. È quello che è accaduto ai mal capitati viaggiatori che, sabato scorso, 22 luglio, hanno tentato di spostarsi da Salerno a Caserta. A raccontare l’avventura è il signor Antonio Paduano, tappezziere nolano, di ritorno dalla Calabria insieme al fratello. «Siamo arrivati alla stazione di Salerno da Tropea nel primo pomeriggio, dovevamo ritornare a Nola, quindi ci siamo indirizzati al primo binario puntuali per il treno delle 17 e 50. Di lì a poco veniamo a sapere che questo orario, nel fine settimana non è coperto, quindi decidiamo di attendere quello successivo previsto per le 18 e 52».
Trascorre il tempo e, finalmente, l’altoparlante annuncia l’imminente arrivo dell’atteso regionale. «Ci dirigiamo velocemente al binario preposto e, con immenso stupore, vediamo che ad aspettarci c’è un solo vagone, una sorta di littorina dove le persone hanno iniziato ad accalcarsi. Era chiaro che il numero di passeggeri fosse nettamente superiore rispetto alle capacità di quell’unica carrozza. A quel punto è iniziato l’assalto al treno con alcune persone stipate all’interno, mentre altre provavano a salire nonostante non ci fosse più spazio sufficiente. È mai possibile che nessuno ha immaginato che tante persone dal Casertano si sarebbero spostate per fate il bagno e che, a un certo punto, sarebbero anche dovute rientrare?», si domanda avvilito il signor Paduano. La situazione, a questo punto, tra spintoni, urla e proteste inizia a degenerare. Qualcuno si piazza davanti al treno impedendo al macchinista di partire, altri minacciano esposti e denunce alla Procura. Tutti scendono e gli animi si surriscaldano. Arrivano, finalmente, tre agenti della Polfer che poco hanno potuto fino a quando il macchinista, in contatto con i dirigenti delle Ferrovie, ha ottenuto che un altro treno fosse dirottato dal tragitto previsto e fosse destinato a questa tratta. «Al binario 5 è arrivato un convoglio da Napoli – racconta Paduano – e, dopo un’attesa di almeno altri 40 minuti, siamo riusciti finalmente a partire». Storie di ordinario disagio, tanto frequenti soprattutto d’estate, che poco sorprendono chi, con la bella stagione così come d’inverno, si avventura nel mondo del trasporto pubblico sulle tratte regionali.

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