Aggressione con il coltello Paganese atteso dal processo 

Un quarantasettenne affrontò un cittadino straniero in un locale sulla Statale Reclamava la restituzione di soldi e dopo pugni e calci lo ferì al volto con l’arma

Affronterà il processo con l’accusa di lesioni aggravate dall’uso di arma bianca, il paganese F. P., atteso dal dibattimento al Tribunale di Nocera Inferiore. L’uomo, un quarantasettenne, fu protagonista l’8 ottobre del 2015 di un’aggressione nei confronti di un extracomunitario, consumata prima a suon di pugni al viso e poi con un coltello, causando allo straniero delle lesioni al volto. L’episodio di violenza avvenne in un noto bar sulla Statale, dopo un diverbio innescato da motivi di ordine economico, poi le parole si fecero sempre più pesanti fino a quando il paganese tirò fuori la lama e si rese protagonista dell’aggressione.
Di fatto, come ricostruito nel corso della primissima fase investigativa, l’aggressore aveva maturato un credito nei confronti della sua vittima, ma i successivi e ripetuti dinieghi da parte dello straniero finirono per inasprire il confronto tra i due. Quella sera di ottobre si consumò l’aggressione, la cui ricostruzione ora approderà in Tribunale con l’udienza fissata per il prossimo aprile davanti al giudice del Tribunale monocratico, dottoressa Paola Montone.
Secondo le ricostruzioni avviate sulla base della denuncia presentata dalla vittima e le successive ricostruzioni da parte dei carabinieri della tenenza paganese, il paganese aggredì il suo contendentepartendo da una serie di colpi e pugni al volto. Dopo le prime botte, la vittima provò a scappare cercando la fuga da un’uscita secondaria del locale, in quel momento pieno di altri avventori, ma il suo tentativo fu sventato dalla lesta reazione del paganese, il quale lo raggiunse per completare il suo intento. Armato di un coltello, l’uomo lo colpì al volto, procurandogli ferite da taglio e un trauma cranico, come refertato in sede ospedaliera: quando la vittima dell’aggressione andò al pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, i medici gli ravvisarono la presenza di tagli sul viso e il trauma cranico non commotivo, con dieci giorni complessivi di prognosi.
L’avvio del procedimento penale, seguito all’episodio violento, e passibile di più gravi conseguenze, ha messo insieme gli elementi per la ricostruzione del quadro d’accusa, con la motivazione futile legata a precedenti questioni economiche che il paganese intendeva “chiarire” a suon di pugni. Il coltello, spuntato in un secondo momento, provocò le contestuali conseguenze, con i danni al volto e la relativa imputazione di lesioni aggravate formalizzata dalla Procura di Nocera Inferiore. I militari ascoltarono in merito la versione dei fatti della persona ferita che riportò la dinamica dei fatti. Tutto avvenne all’interno dell’esercizio commerciale sulla Statale, quasi sempre pieno di clienti: la contesa sarebbe avvenuta in pochi istanti, con la violenza a senso unico per punire la parte offesa di una presunta mancata restituzione di soldi.
Alfonso T. Guerritore
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