Aggredito dal branco e colpito con i caschi, ferito un quindicenne di Nocera

Il pestaggio in via Matteotti, il ragazzo è stato ricoverato in ospedale. I carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere

NOCERA INFERIORE. Denti e setto nasale lesionato, quindicenne aggredito dal branco in pieno centro. È la storia di un ragazzo che mercoledì sera è stato preso a pugni in via Matteotti da alcuni suoi coetanei. L’episodio si è verificato intorno alle 22.30.

In strada c’era ancora tanta gente, non solo ragazzi, ma pure alcune famiglie. La vittima è il figlio di un dipendente comunale molto conosciuto. Chi ha avuto modo di frequentarlo riferisce che non avrebbe fatto mai male a una mosca. Insomma, un giovane modello. Per questo motivo si ipotizza un atto di bullismo in piena regola. Chi c’era racconta che l’adolescente era stato preso di mira da alcuni ragazzi, ai quali aveva però chiesto di non essere infastidito. A quel punto i bulli non hanno retto l’offesa e hanno chiamato dei compagni. Il messaggio è circolato subito, in pochi minuti un gruppo più numeroso, pare proveniente dai quartieri periferici, si è ritrovato in via Matteotti per dare addosso al quindicenne. Il ragazzo sarebbe stato accerchiato e preso a testate, riportando la lesione a due denti e al setto nasale. Chi era con lui non ha potuto fare nulla.

Qualcuno racconta che ci fossero anche altre persone, con dei caschi da motociclista in mano, pronte a menare. Una tragedia sfiorata. A presidiare il territorio non c’era nessuno, i vigili urbani che perlustrano continuamente la zona smettono di lavorare alle 21.30. Il ragazzo, ferito e sanguinante, è stato accompagnato a casa dai suoi amici. Spiegato l’accaduto ai genitori, l’adolescente è stato portato in ospedale. I medici del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I gli hanno prestato le cure del caso. Sarebbe stato anche sottoposto a un intervento per sistemare il setto nasale. La famiglia ha sporto denuncia per aggressione ai carabinieri della stazione di Nocera Inferiore.

Ieri mattina i militari hanno chiesto i filmati delle telecamere installate in centro al comando di polizia locale. Si spera che dalle immagini della videosorveglianza si riesca a risalire all’origine dell’aggressione, ma soprattutto ad individuare i bulli che hanno alzato le mani e ferito a sangue il loro coetaneo. L’aggressione è la fotografia del clima di esasperazione e violenza che sta caratterizzando la fascia adolescenziale.

Episodi drammatici che hanno segnato la comunità nocerina, come la morte del giovanissimo Dario Ferrara per una discussione finita male, sembrano insegnare nulla. Occorre una seria discussione tra le agenzie educative territoriali.

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