Aggredita una ginecologa all’ospedale di Nocera

Pestata dopo un diverbio sorto con alcuni familiari di una degente di Angri La professionista vittima dell’agguato ha denunciato tutto ai carabinieri

NOCERA INFERIORE. Ancora una volta volano schiaffi nelle corsie dell’ospedale “Umberto I”. Vittima dell’imboscata una ginecologa di Nocera Inferiore. Una vile aggressione, così l’hanno definita medici e paramedici in servizio in viale San Francesco. La dottoressa è stata picchiata da un familiare di una paziente ricoverata nel reparto al primo piano. Non è chiaro cosa sia andato storto. Resta il fatto che l’uomo di Angri, si sia scagliato contro la specialista e non le abbia lasciato scampo. Uno schiaffo fragoroso e improvviso che ha frastornato il medico. È calato il silenzio in corsia, così come il terrore che si potesse trascendere ulteriormente. L’aggressore è stato fermato immediatamente da alcuni presenti. La ginecologa si è fatta visitare e poi ha denunciato il fatto ai carabinieri della caserma di Nocera Inferiore. L’insofferenza degli utenti, gravata dal caldo di quest’estate rovente, è molto palpabile all’ospedale di Nocera Inferiore. Le tensioni si registrano in molti reparti, ma sono inedite alla ginecologia.

Il reparto è comunque tra i più vessati di richieste. Il trend di lavoro è elevatissimo. Si mantengono i ritmi del 2013 e del 2014, quando le nascite sono state circa 1400. Numeri da capogiro e da grande ospedale. All’ordine del giorno anche le gravidanze a rischio e i parti gemellari, piuttosto che gli interventi di chirurgia ginecologica. Seppur dalla direzione sanitaria si affrettano a dire che il personale è sufficiente, è impossibile negare che ci si trovi di fronte ad una situazione al limite. Possibili affanni che assolutamente non giustificano reazioni violente da parte dei pazienti. In tutto il presidio ieri non si è fatto altro che parlare dell’increscioso episodio. Alcuni infermieri hanno anche azzardato qualche numero da giocare al Lotto sulla ruota di Napoli. Non è la prima aggressione che avviene all’ospedale “Umberto I” e, purtroppo, considerati i ritmi, non sarà nemmeno l’ultima nella storia della struttura. Il 17 giugno due infermieri del pronto soccorso furono presi di mira da una famiglia di Nocera Inferiore.

Per un paramedico fu necessario intervenire chirurgicamente, naso rotto e 45 giorni di prognosi, per l’altro solo 15 giorni di riposo. In quell’occasione la calma ritornò solo dopo l’intervento dei carabinieri che arrestarono due fratelli.

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