pontecagnano
Aggredì una coppia, chiesto il rito immediato
PONTECAGNANO. Lesioni gravissime, porto abusivo di oggetto atto ad offendere e minaccia aggravata in luogo pubblico. Per queste tre accuse è stato accolto, su richiesta del pm Katia Cardillo, il...
PONTECAGNANO. Lesioni gravissime, porto abusivo di oggetto atto ad offendere e minaccia aggravata in luogo pubblico. Per queste tre accuse è stato accolto, su richiesta del pm Katia Cardillo, il giudizio immediato per il commerciante Elio Pipolo, 49 anni, di Pontecagnano, che il 28 gennaio scorso, in preda a un raptus, aggredì con una spranga una coppia di fidanzati di Salerno all’interno del locale.
Quella sera Pipolo aggredì le vittime perché non avevano accettato la sua amicizia virtuale su Facebook. Li attese armato di spranga di ferro all’uscita del pub “Brasseria Demetra”. Ad avere la peggio fu la ragazza che intervenne in soccorso del fidanzato colpito al capo con violenza. La donna fu raggiunta da forti colpi di spranga al viso che le hanno procurato uno sfregio permanente. Meno gravi, si fa per dire, le ferite rimediate dal fidanzato, che se la cavò con dieci giorni di prognosi per ferite lacero-contuse al cranio. I due fidanzati andarono da soli all’ospedale “Ruggi” di Salerno.
Era iniziato tutto da quel rifiuto dell’amicizia sul social. Ed è proseguita su Facebook anche dopo l’aggressione. Pipolo, infatti, hanno accertato i carabinieri, postava numerosi e continui messaggi intimidatori nei confronti del titolare del pub. Lo scorso mese di maggio, in seguito alle indagini dei carabinieri di Battipaglia, il quarantanovenne era finito in carcere. Il Riesame, poi, aveva accolto il ricorso e concesso gli arresti domiciliari.
Pipolo (difeso dall’’avvocato omonimo Elio Pipolo) sarà processato, se non accederà a riti alternativi, il prossimo settembre dai giudici della Seconda sezione penale di Salerno. Tra le persone offese sono stati indicati dal pm i due fidanzati (uno dei quali si costituirà parte civile, assistito dall’avvocato Luciano Pepe) e il titolare del pub.(m. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Quella sera Pipolo aggredì le vittime perché non avevano accettato la sua amicizia virtuale su Facebook. Li attese armato di spranga di ferro all’uscita del pub “Brasseria Demetra”. Ad avere la peggio fu la ragazza che intervenne in soccorso del fidanzato colpito al capo con violenza. La donna fu raggiunta da forti colpi di spranga al viso che le hanno procurato uno sfregio permanente. Meno gravi, si fa per dire, le ferite rimediate dal fidanzato, che se la cavò con dieci giorni di prognosi per ferite lacero-contuse al cranio. I due fidanzati andarono da soli all’ospedale “Ruggi” di Salerno.
Era iniziato tutto da quel rifiuto dell’amicizia sul social. Ed è proseguita su Facebook anche dopo l’aggressione. Pipolo, infatti, hanno accertato i carabinieri, postava numerosi e continui messaggi intimidatori nei confronti del titolare del pub. Lo scorso mese di maggio, in seguito alle indagini dei carabinieri di Battipaglia, il quarantanovenne era finito in carcere. Il Riesame, poi, aveva accolto il ricorso e concesso gli arresti domiciliari.
Pipolo (difeso dall’’avvocato omonimo Elio Pipolo) sarà processato, se non accederà a riti alternativi, il prossimo settembre dai giudici della Seconda sezione penale di Salerno. Tra le persone offese sono stati indicati dal pm i due fidanzati (uno dei quali si costituirà parte civile, assistito dall’avvocato Luciano Pepe) e il titolare del pub.(m. l.)
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