gli spazi della giustizia

Agente cade nell’aula bunker Il pavimento aveva ceduto

All’inizio avvocati e magistrati che ieri mattina erano presenti nell’aula bunker di Fuorni avevano pensato a un malore,perché l’agente di polizia penitenziaria si era accasciato di colpo sbattendo...

All’inizio avvocati e magistrati che ieri mattina erano presenti nell’aula bunker di Fuorni avevano pensato a un malore,perché l’agente di polizia penitenziaria si era accasciato di colpo sbattendo con tutto il peso sul pavimento. Solo dopo si sono resi conto che quella caduta era dovuta al cedimento nella pavimentazione dell’aula, che d’improvviso ha creato una frattura in cui il piede del poliziotto è rimasto incagliato facendogli perdere l’equilibrio e sbalzandolo a terra. Non ha riportato ferite, ma l’episodio ha rilanciato l’allarme per le condizioni in cui versano gli spazi della giustizia, anche perché una rapida verifica sul resto del corridoio che porta ai banchi della Corte ha fatto emergere che il pavimento traballa in più punti e altre mattonelle minacciano di cedere da un momento all’altro. Non può dirsi che sia soltanto un problema dell’aula bunker, visto che pochi giorni fa la caduta di calcinacci dal soffitto ha imposto di transennare l’accesso a una scala del Palazzo di giustizia che conduce dal terzo al quarto piano. Negli spazi di Fuorni, però, quel buco apertosi d’improvviso sotto i piedi dei presenti aveva evocato ben altre voragini, del tipo che nel 1998, nella precedente aula bunker, aveva consentito la fuga agli ergastolani degli ergastolani Autorino e Cesarano. Ma la camorra stavolta non c’entra, l’incuria fa già da sé. (c.d.m.)

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