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Affresco rubato a Paestum recuperato da agenti di NY

CAPACCIO. Affresco rubato a Paestum e nascosto in Svizzera. Si tratta di un reperto archeologico che avrebbe dovuto essere acquistato da un miliardario americano, Michael Steinhardt. Il 7 novembre...

CAPACCIO. Affresco rubato a Paestum e nascosto in Svizzera. Si tratta di un reperto archeologico che avrebbe dovuto essere acquistato da un miliardario americano, Michael Steinhardt. Il 7 novembre scorso gli agenti della polizia di New York hanno fermato il viaggio dell'opera strappata alla città dei Templi. Uno dei tanti reperti rubati dalle tombe pestane. Reperti che non possono essere riportati alla luce per mancanza di fondi come ha lamentato la soprintendente Adele Campanelli.

La vicenda, ricostruita dagli archeologi di Chasing Aphrodite  inizia il 19 aprile 2011, quando ai Federali giunge notizia di un pacco in arrivo a New York, ad opera di un servizio postale svizzero. Il mittente è un avvocato lussemburghese il destinatario il ricchissimo finanziere americano. L'opera, sostiene il lussemburghese, dovrebbe essere macedone, e arrivare dalla collezione privata di una famiglia svizzera. Alla polizia qualcosa non torna. Le indagini accertano che il suonatore dipinto e l'altra figura con la lancia in mano non arrivano dalla Macedonia, bensì dalle tombe di Paestum. Il disegno, su base triangolare, è perfettamente speculare, infatti, a un affresco ritrovato nella Tomba 53 della necropoli di Andriuolo, scavata dall’archeologo Mario Napoli nel 1969.