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Affondo dell’ex Galdi su adunanze e regolamento

È un battibecco continuo quello tra l’ex sindaco Marco Galdi e la nuova amministrazione Servalli. Oggetto del contendere, stavolta, la presenza in consiglio comunale dei presidenti dell’Osservatorio...

È un battibecco continuo quello tra l’ex sindaco Marco Galdi e la nuova amministrazione Servalli. Oggetto del contendere, stavolta, la presenza in consiglio comunale dei presidenti dell’Osservatorio sulle diverse abilità e del Forum dei giovani.

Una modifica al regolamento delle adunanze consiliari che si sarebbe dovuta discutere nel corso dell’ultima assise cittadina e che è stata tuttavia rinviata anche perché gran parte della riunione del parlamentino cittadino era stata occupata dal tema dell’abusivismo. «Un’occasione persa, almeno per il momento – ha dichiarato Galdi –, Servalli si era impegnato nel 2014 a prevedere in consiglio comunale un rappresentante dell’Osservatorio, e poi la sua maggioranza boccia l’emendamento presentato dal sottoscritto che va in questa direzione. Forse solo perché la proposta è dell’ex sindaco non può essere approvata? Sarebbe stato bello, invece, dimostrare che l’interesse pubblico è perseguito sempre e comunque consentendo che il punto di vista delle persone con diversa abilità e dei giovani fosse previsto stabilmente in un consiglio comunale ormai ridotto nel numero. Mi auguro che la maggioranza voglia riflettere sul punto approvando nella prossima assise questa modifica dello statuto». Non si è fatta attendere la risposta di Servalli che ha incalzato il predecessore sottolineando la sua posizione favorevole a riguardo, evidenziando però il fatto che si tratta di una decisione da prendere con estrema consapevolezza.

«Stiamo parlando di modifiche delicate che non riguardano solo l’attuale amministrazione ma soprattutto le consiliature del futuro – ha risposto Servalli –, non ci si può ridurre a fare distinzioni superficiali tra maggioranza e opposizione, la decisione riguarda tutto il consiglio e deve essere presa in maniera costruttiva».

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