LA GUERRA DEGLI IMPIANTI

Affondo del Coni a Servalli «Sogno sportivo distrutto»

Lettera di Roncelli: «Diritti dei giovani negati con pretese senza uguali in Italia»

CAVA DE' TIRRENI - «Non negate il sogno sportivo ai giovani». In una lettera indirizzata al sindaco Vincenzo Servalli c’è l’affondo del presidente del Coni Campania, Sergio Roncelli , sulla questione tariffe per l’utilizzo e la gestione delle palestre in città. Il prossimo 31 marzo, infatti, scade la deroga al nuovo piano tariffario, varato dalla giunta lo scorso settembre, che ha previsto un aumento dei canoni da 9 a 54 euro all’ora. Il Comune, dopo le prime rimostranze, aveva temporaneamente ridefinito le tariffe scendendo a 27 euro all’ora, ma dal prossimo aprile si dovrà necessariamente rispettare il nuovo listino e nel frattempo l’amministrazione non ha avuto ancora modo di ridefinire i prezzi per trovare il giusto compromesso tra le necessità delle associazioni sportive e le esigenze di cassa di Palazzo di Città. Proprio in virtù di tali ritardi, il presidente del Coni Roncelli, che già nei mesi scorsi si era rivolto al sindaco Vincenzo Servalli per sollecitare l’individuazione di una soluzione, ieri ha scritto al primo cittadino.

«Viviamo in un periodo storico in cui finalmente si vuole introdurre la parola “sport” nella Costituzione italiana - si legge nella lettera del presidente Roncelli, inoltrata per conoscenza anche al fiduciario del Coni Pasquale Scarlino e alla delegata della sezione provinciale, Paola Berardino - . Il disegno di legge dello scorso 6 dicembre, infatti, propone una modifica per inserire lo sport tra i principi fondamentali della Costituzione affinché venga riconosciuto il ruolo che può avere sui giovani nel post-pandemia. Eppure il Comune di Cava, dalle grandi tradizioni sportive, malgrado le numerose sollecitazioni, con richieste economiche senza uguali in tutt’Italia vuole impedire ai giovani cavesi di praticare l’attività sportiva e quella folkloristica, che hanno reso la città famosa nel mondo».

Di qui l’ennesimo sollecito a rivedere il piano tariffario per l’utilizzo e la gestione degli impianti sportivi. Roncelli, inoltre, si è detto disponibile a collaborare con l’amministrazione comunale per individuare una soluzione equa e condivisa. «È grande la responsabilità che vi assumete nel negare il sogno sportivo ai vostri giovani - conclude il presidente del Coni nella lettera rivolta a Servalli - . A nome di tutti gli sportivi della Campania vi chiedo di rivedere queste decisioni e, nel ricordare la grande collaborazione fra le nostre istituzioni, spero in un incontro per trovare un’equa soluzione». Alla lettera di Roncelli, sempre ieri, ha fatto seguito l’intervento del fiduciario Coni, Scarlino, che ha fatto sapere delle prossime iniziative dei cavesi per contestare pacificamente le disposizioni comunali. «Non facciamo che le realtà sportive locali cessino di esistere - ha detto Scarlino - . Siamo preoccupati e delusi per quanto avviene. Se il 31 marzo l’amministrazione confermerà il pagamento di 54 euro per un’ora di palestra, saremo costretti ad organizzare una nuova manifestazione di protesta, con attività sportive nelle piazze e davanti al Comune».

Giuseppe Ferrara