Affluenza in calo Le Luci d’artista si spegneranno il 25

Ieri parcheggi e B&B pieni, pochi i bus per i tour organizzati Forse dal prossimo week end niente corsia preferenziale

Parcheggi pieni, grande affluenza di famiglie e pochi bus per tour organizzati per Luci d’artista. Tutto esaurito nei B&B e buona affluenza negli alberghi. Questo, in sintesi, il bilancio del giorno dell’Epifania in città, che è stato caratterizzato da un buon flusso di visitatori ma non dalle resse e dagli ingorghi, stradali e finanche pedonali, dei precedenti giorni di festa e dei wek end di fine novembre e dicembre.

Il traffico veicolare era sostenuto soprattutto in prossimitàa dei parcheggi, ma non si sono verificate code. Tutto sommato traffico scorrevole, come può esserlo nei giorni di festa in città. «I bus turistici che avevano prenotato il parcheggio – spiega l’assessore comunale al traffico e alla viabilità, Luca Cascone – erano soltanto dieci, e altri tre o quattro sono giunti senza prenotazione. Nei giorni delle feste canoniche non ci si muove con i bus e stiamo valutando se mantenere ancora, oppure revocare, il dispositivo di traffico per la corsia riservata ai bus sul lungomare. A questo punto, ritengo, che non essendoci più il traffico delle scorse settimane, le navette possano circolare anche all’interno». Di sicuro, come ha comunicato sempre ieri via Twitter l’assessore comunale al turismo, Enzo Maraio, le Luci d’artista proseguiranno fino al 25 gennaio prossimo. «Abbiamo richieste di tour operator fino a quella data e ci è sembrato giusto assecondarle», ha spiegato l’assessore. Intanto anche ieri è stata un’altra giornata importante per i saldi invernali. L’affluenza nei negozi c’è stata e in giro si vedevano molte persone con le buste in mano, segno che qualche acquisto lo avevano fatto, nonostante non tutti i negozi erano aperti. La crisi economica di sicuro non risparmia Salerno e provincia e dunque, come confermato in questi giorni anche da diversi commercianti, il budget a disposizione delle famiglie per i saldi è limitato. Nonostante ciò, per ammissione delle stesse organizzazioni nazionali di categoria, cominciano a intravedersi timidi segnali di ripresa per i consumi. Un bilancio più compiuto, però, potrà essere fatto solo alla fine della stagione dei saldi. Solo allora si capirà se c’è stata un’inversione di tendenza, in particolare per il settore dell’abbigliamento che più di altri ha risentito della crisi economica. (g.g.)

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