Affidamento in prova per l’infermiera

Annarita Buonocore rapì un neonato dall’ospedale. Potrà continuare a lavorare in contesti protetti

Il tribunale di sorveglianza di Salerno concede l’affidamento in prova per l’infermiera nocerina Annarita Buonocore, responsabile del rapimento di un neonato dal reparto maternità dell’ospedale di Nocera Inferiore nell’estate 2010.

Il tribunale ha sciolto la riserva dopo l’udienza tenuta mercoledì sulla richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali presentata dai legali della donna, col parere favorevole del procuratore generale di Salerno. La Buonocore era stata scarcerata precedentemente dai giudici della Corte d’Appello di Salerno su richiesta dei legali di fiducia Giuseppe Buongiorno e Aldo Di Vito, con il contestuale permesso di lavoro e il servizio prestato all’ospedale Cardarelli.

Quella decisione arrivò dopo la condanna in appello emessa dalla corte di Salerno per il rapimento del piccolo Luca. Il consistente sconto di pena fu fondamentale per farle mantenere il lavoro ospedaliero evitando il licenziamento, con possibilità di espletamento mansioni in un ambiente sufficientemente protetto, senza contatti con i degenti e l’attenzione particolare al suo caso presso la struttura sanitaria del Cardarelli.

Era l’estate 2010 quando l’infermiera portò via il piccolo per dimostrare al suo compagno di aver partorito un figlio nato dalla loro relazione, conseguenza estrema di uno stato di disagio evoluto in un grave atto criminale.

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