Affidamenti “camuffati” Esposto a Corte dei Conti

Il Pd di Pontecagnano contesta gli atti del Piano di Zona e dei servizi cimiteriali «Il Comune non ha un albo delle ditte di fiducia». Pastore: «Tutto nella norma»

PONTECAGNANO. Un esposto alla Corte dei conti e all'Anac (autorità anticorruzione) per l'affidamento di alcuni incarichi esterni da parte dell'amministrazione comunale di Pontecagnano Faiano: questa l'iniziativa dei consiglieri comunali del Pd Gerarda Sica, Giuseppe Lanzara, Giovanni Ligurso, Nunzia Fiore e Francesco Fusco. Nell'esposto i democrat, citando alcuni atti amministrativi relativi ad affidamenti di "servizi sotto soglia" per quanto riguarda il piano di zona S2 (di cui Pontecagnano è comune capofila) e citando alcuni atti relativi ai servizi cimiteriali, sottolineano che «sarebbe appena il caso che il Comune, in un’ottica di trasparenza amministrativa, si dotasse di un elenco delle imprese per l’ esecuzione di servizi di importo fino alla soglia comunitaria, diviso per categorie, da sottoporre a revisione triennale. Negli atti che vengono assunti non traspaiono, quasi mai, le modalità di scelta del contraente anzi, il più delle volte, ci si trincera dietro la sola necessità dell’urgenza».

Il Pd aggiunge: «Spesso, invocando l’urgenza, vengono affidati servizi ad imprese senza la preventiva valutazione se le stesse posseggano davvero i requisiti per poterli svolgere e la necessaria esperienza e se abbia mai svolto la tipologia dei servizi che si intendono affidare. Spesso si ricorre all’affidamento di un servizio che si limita alla mera, camuffata richiesta di fornitura di personale arrivando, nel fissare il corrispettivo, con la quantificazione in ore delle prestazioni necessitanti».

I democratici contestano anche alcuni atti relativi ai servizi cimiteriali: «Nella determina 241 del 27 marzo 2014 la fornitura, nell’anno 2012, del feretro, trasporto salma ha un costo di 1.700 euro Iva compresa mentre nelle determine 242 e 243 del 26 marzo 2014, nell’anno 2013, il costo è pari a 1100 euro Iva compresa con una differenza di costi pari al 35%. Gli impegni di spesa vengono effettuati sul redigendo bilancio 2014 quando le somme impegnate e liquidate presentano più le caratteristiche di debito fuori bilancio. Altro comportamento che si riscontra è l’affidamento, anche se per costi non eccessivi di tipologia di lavoro e servizi, ad una medesima ditta».

I consiglieri comunali del Pd chiedono quindi la «creazione di un albo di fornitori di fiducia». Questa la replica dell'assessore comunale ai servizi sociali Francesco Pastore: «Le somme a disposizione sui servizi sono programmate dal coordinamento e non dal comune capofila. Siamo nel pieno rispetto della legge e siamo l'unico piano di zona che pubblica tutti gli atti sul sito del comune, inoltre l'ufficio di piano di zona è composto solamente da dipendenti comunali, senza aggravio di spesa».

Marco De Simone

©RIPRODUZIONE RISERVATA