LO SCALO

Aeroporto, vanno espropriati 50 ettari

La procedura per l’ampliamento del Salerno-Costa d’Amalfi interessa 90 proprietari. Previsto un costo di dieci milioni

SALERNO - Poco più di 50 ettari (ossia, per fare un paragone, circa 60 campi di calcio) pronti ad essere espropriati per realizzare l’ampliamento dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. La procedura è partita e interessa 90 proprietari che saranno costretti abbandonare terreni e, soprattutto, abitazioni. Sono questi i “numeri” del “Piano particellare d’esproprio”, un documento di 235 pagine che include tutte le visure catastali dei terreni e dei fabbricati interessati dai lavori per l’allungamento della pista e il potenziamento dello scalo. L’iter è appena cominciato, giusto qualche mese dopo il nulla osta del Consiglio di Stato che, su ricorso di Gesac (la società che controlla l’aeroporto salernitano guidata dal presidente Carlo Borgomeo e dall’Ad Roberto Barbieri ) - ha ribaltato la decisione del Tar e dato il via libera agli interventi in programma.

Il costo per gli espropri. La stima per i costi degli espropri è di 10 milioni 360 mila euro così suddivisi: 6 milioni 280 mila euro per il valore venale dei terreni; 138 mila euro come indennità aggiuntiva fittavolo; 475 mila euro indennità strutture; 229 mila euro indennità frutto pendente; 110 mila euro indennità deprezzamento reliquato; 2 milioni 421 mila euro indennità fabbricati;, 512 mila euro per imprevisti e 195 mila euro per spese notarili , verbali e frazionamenti.

I comuni interessati. L’area maggiormente interessata rientra nel comune di Pontecagnano, anche perché la pista verrà estesa verso mare e, dunque, verso la località conosciuta come “La Picciola”, che si trova lungo il litorale che porta a Battipaglia. Nel master plan si evidenzia come “le aree da espropriare ospitino in prevalenza attività agricole (coltivazioni in serra, allevamenti, ecc.) ed in parte ridotta civili abitazioni!”. Nel comune di Bellizzi, invece, ricadono aerostazione e parcheggi auto. Si dovrà procedere, inoltre, anche ad interventi e opere di sistemazione idraulica dei torrenti Diavolone e Volta Ladri, per la loro messa in sicurezza. «Gli interventi - è scritto nel documento dell’Enac - hanno la finalità di ridurre il rischio idrogeologico ed evitare quindi che un possibile futuro evento alluvionale interessi l’area del sedime aeroportuale, nonché le aree limitrofe. Sono stati pertanto studiati interventi di riqualifica e manutenzione straordinaria dei due corsi d’acqua in modo da permettere lo sviluppo dell’aeroporto di Salerno-Pontecagnano garantendo il deflusso delle acque in condizioni di sicurezza ».

Fase 1. Già aggiudicato l’appalto per «l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva, incluso il coordinamento alla sicurezza, e dell’esecuzione dei lavori» relativo alla fase 1 del programma degli interventi, per un importo complessivo di 25.282.388,80 milioni di euro, di cui più di 13,5 milioni di euro destinati alla pavimentazione della pista, mentre altri 12 milioni per la segnaletica luminosa, la sistemazione idraulica dei torrenti, gli edifici civili ed industriali. Gli interventi facenti parte della prima fase di sviluppo «hanno come obiettivo prioritario l’acquisizione di aree per l’espansione del nuovo sedime aeroportuale onde poter realizzare un primo allungamento della pista di volo di 367 metri. Con l’inizio delle procedure di esproprio si dovrà, inoltre, dare seguito agli indispensabili e rilevanti interventi per la rettifica dei tracciati e riconfigurazione della sezione idraulica dei Torrenti Diavolone e Volta Ladri». Ad aggiudicarsi i lavori è stata la cordata romana costituita dalla De Sanctis costruzioni Spa, Edil Moter srl, Sfe Elettroimpianti srl.

Il piano industriale. Il Piano industriale prevede un investimento complessivo di 135 milioni. Come forme di finanziamento s’individuano i fondi di coesione, le risorse europee e il Poc (Piano operativo complementare). Soldi necessari per centrare l’ambizioso obiettivo contenuto nel Piano, che prevede che lo scalo salernitano possa ospitare 3 milioni e 500mila passeggeri l’anno. Un numero già di per sé cospicuo che, tuttavia, secondo gli attuali programmi è destinato addirittura a crescere, fino a diventare di 5 milioni di euro entro i prossimi 25 anni.

Gaetano de Stefano