Turismo

«Aeroporto Costa d’Amalfi vitale anche per la Basilicata»

La Basilicata è completamente dentro la “partita aeroporto”. Ne ha bisogno il territorio, ne sono convinte le istituzioni. A confermare quanto espresso nei mesi scorsi anche dal presidente della...

La Basilicata è completamente dentro la “partita aeroporto”. Ne ha bisogno il territorio, ne sono convinte le istituzioni. A confermare quanto espresso nei mesi scorsi anche dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è stato Giampiero Perri, dirigente dell’Agenzia promozione territoriale della Basilicata che ieri, a Confindustria, ha rilanciato l’interesse del sistema lucano per il Salerno-Costa d’Amalfi.

«Crediamo molto nell’aeroporto di Salerno perché abbiamo verificato l’impatto dell’aeroporto di Bari sulla nostra realtà», ha spiegato Perri. «Il tema vero – ha poi aggiunto – è che paradossalmente negli ultimi quindici anni mentre la Basilicata orientale è enormemente cresciuta grazie all’apporto di Bari e di Brindisi, quella occidentale – nonostante il miglioramento della Salerno- Reggio Calabria – continua ad avere enormi problemi d’accessibilità».

Sono questi i motivi che hanno spinto Perri, che ieri ha rappresentato al consesso anche saluti ed intenzioni del presidente Pittella, a definire l’aeroporto di Salerno “vitale per la Basilicata”. «Ne abbiamo bisogno – ha proseguit – - per rivitalizzare un’area che è sempre stata di grande interesse come quella del Vulture, di Maratea e di tutta l’area sud della regione. Questa connessione è uno dei punti strategici per cui la Regione Basilicata ha già dato il suo impegno a sostenere l’aeroporto di Salerno». Qualche dettaglio è emerso anche sugli strumenti che saranno utilizzati. «Nella programmazione 2014-2020 si concretizza quest’impegno a sostenere la progettualità salernitana. Siamo dentro un solco – ha concluso – che non può che avere ulteriori sviluppi e proprio perchè si è molto consapevoli che oggi senza facilitazioni sull’accessibilità e la mobilità il turismo diventa sempre più una chimera». (c.i.)

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