il bando per la privatizzazione

Aeroporto, al sopralluogo soltanto una compagnia

Alla fine solo gli argentini di Corporacion America hanno eseguito all’aeroporto di Salerno il sopralluogo propedeutico a formalizzare, entro metà settembre, la proposta di acquisto del 65 per cento...

Alla fine solo gli argentini di Corporacion America hanno eseguito all’aeroporto di Salerno il sopralluogo propedeutico a formalizzare, entro metà settembre, la proposta di acquisto del 65 per cento delle quote consortili. Il gruppo F2i che controlla la Gesac (gestore di Capodichino) ha rinunciato, lasciando che trascorresse la scadenza di ieri senza chiedere di visionare pista e impianti. Non vuol dire che abbia rinunciato a concorrere alla gestione dello scalo, perché potrà comunque presentare la sua offerta e aspettare che a novembre la commissione di valutazione aggiudichi la gara. «In realtà loro l’aeroporto di Salerno già lo conoscono, non avevano bisogno del sopralluogo» spiega il presidente del consorzio aeroportuale, Antonio Fasolino, che negli ultimi mesi ha accelerato sulla procedura di privatizzazione.

Il rischio, comunque vada la gara, è che il perdente inneschi un nuovo contenzioso al Tar, allungando i tempi dell’aggiudica definitiva e con essi quelli di un piano di rilancio che realizzi finalmente l’allungamento della pista e apra le porte alle grandi compagnie aeree. La stessa Gesac è da anni sul piede di guerra, e fino all’ultimo ha tentato di bloccare il bando di gara rivendicando una sorta di diritto di prelazione, legato a un’intesa del 2001 con la Regione. Il Consiglio di Stato ha consentito lo svolgimento della procedura, annullando la sospensiva del Tar, ma i legali di Gesac sono pronti a nuove impugnazioni contestando la riapertura dei termini di gara, decisa a luglio. Intanto il gruppo societario ha partecipato al bando, decidendo di non tralasciare neanche questa strada. Se presenterà o meno la sua offerta lo si potrà dire con certezza solo a settembre, quando scadranno i termini.