Adinolfi promette soldi ai giovani sposi

«Sostegno alle famiglie, prevediamo un assegno di 2500 euro e un contributo per ogni nascita»

SALERNO. Due liste e un programma che si basa essenzialmente sui diritti della famiglia. Raffaele Adinolfi, candidato sindaco per il Popolo della famiglia e per la Democrazia cristiana, ieri ha presentato ufficialmente le sue “truppe” e aperto la campagna elettorale.

Affiancato da Mario Adinolfi, fondatore e leader del Popolo della famiglia, l’ex coordinatore cittadino di Forza Italia ha illustrato, alla presenza di candidati, simpatizzanti e amici, le linee guida del programma e spiegato i motivi che l’hanno spinto a scendere in campo. «Puntiamo a garantire un sostegno alle famiglie – ha evidenziato il consigliere comunale uscente – attraverso un’adeguata e documentata copertura finanziaria. Prevediamo di “regalare” un assegno di 2mila 500 euro ai neo sposi e di assegnare un congruo contributo per ogni nuova nascita, che verrà raddoppiato per i neonati con problemi di salute. E, poi, di dare un netto taglio alla tassazione per consentire ai salernitani di arrivare più facilmente a fine mese. Inoltre abbiamo pronto un progetto rivoluzionario per la viabilità, in grado di risolvere il problema del traffico in città e dei parcheggi». E ha precisato di non aver avuto alcun dubbio nel dire sì alla proposta del suo omonimo e di accettare la sfida. «Sono stato contattato da Mario Adinolfi – ha evidenziato – proprio per le mie battaglie, in Consiglio comunale. E, in particolare per quelle sull’accensione della croce di San Liberatore e sullo spostamento al pomeriggio dello spettacolo gender, rivolto a bambini di 8 anni senza che i genitori avessero contezza della reale trama della rappresentazione». Mario Adinolfi ha confermato il no alla legge appena approvata sulle unioni civili e ha sottolineato come la loro battaglia possa apparire «controcorrente e fuori moda». E ha pure precisato di aver apprezzato Vincenzo De Luca durante i primi anni in cui ha rivestito il ruolo di sindaco. Poi, però qualcosa s’è rotto, o meglio l’attuale governatore è stato contagiato dalla «cancrena di potere». Proprio per questo «è indispensabile – ha concluso Mario Adinolfi – che si costruisca un’alternativa valoriale, che oggi in politica non c’è. Ed è fondamentale che i bisogni di Salerno siano letti attraverso i bisogni delle famiglie». ©RIPRODUZIONE RISERVATA