vietri sul mare

Adescava ragazze servendosi del web Pena confermata

VIETRI SUL MARE. La Corte d’Appello di Salerno conferma la pena - 5 anni e 4 mesi - inflitta in primo grado a un trentottenne, ritenuto colpevole di avere adescato ragazzine su internet e di averle...

VIETRI SUL MARE. La Corte d’Appello di Salerno conferma la pena - 5 anni e 4 mesi - inflitta in primo grado a un trentottenne, ritenuto colpevole di avere adescato ragazzine su internet e di averle poi costrette a compiere atti di autoerotismo davanti alla webcam, minacciandole di denunciarle per violazione dei regolamenti sulle comunicazioni informatiche, e di coinvolgere, in caso di diniego, anche le loro famiglie.

E proprio alcune ragazze, alcune delle quali rappresentate dall’avvocato Marco Martello, si sono costituite parte civile.

Il modus operandi di Torre, in base alla ricostruzione degli inquirenti, era molto semplice: dalla sua abitazione di Vietri sul Mare, comodamente seduto davanti ad un pc, seduceva le vittime tramite il sistema chat “Messenger”. E tra uno scambio di battute, la chat veniva fatta scivolare su conversazioni piccanti e su argomenti di carattere sessuale. Quindi l’uomo, una volta ottenuto l’account, ricontattava da un altro nickname le ignare ragazze, fingendosi un addetto di Microsoft, e le rimproverava di aver violato le regole. Qui si consumava il tranello, in quanto l’uomo minacciava di raccontare tutto ai loro genitori e di segnalarle al Tribunale per i minorenni, a meno che non avessero acconsentito alle sue richieste, che consistevano nel compiere atti di autoerotismo davanti alla webcam.

Un trucco utilizzato per mesi, fino alle prime denunce e le successive indagini della polizia postale, che hanno consentito di risalire all’identità dell’uomo. Secondo le risultanze dell’inchiesta, Torre avrebbe contattato in tutti questi anni circa quattromila adolescenti in tutta Italia, riuscendo a farne cadere in trappola almeno un’ottantina.(g. d. s.)

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