Addio commosso a Antonio Spirito, avvocato di razza

SALERNO. Il Consiglio dell’Ordine forense aveva già preparato targa, pergamena e medaglia d’oro: riconoscimenti doverosi a chi per cinquanta ininterrotti anni ha onorato la professione con onestà, intelligenza, vivacità. A casa la moglie Silvana Paraggio, i figli (l’avvocato Francesco e la dottoressa Germana insieme ai coniugi Brunella e Nicola) e gli adorati nipotini Gianmarco, Antonio e Adriano, contavano invece i giorni per festeggiare i suoi 80 anni: il cuore dell’avvocato Antonio Spirito, che per una vita intera ha pulsato sempre vigoroso e indomito, purtroppo non ha retto, fiaccato da una lunga malattia, combattuta con lucido ardore e affrontata con grande dignità. Il lutto ha colpito l’intera comunità salernitana, perchè l’avvocato Spirito – per tanti, tantissimi, semplicemente Nino – era apprezzato e conosciuto. Non soltanto nel mondo dell’avvocatura. Poliedrico e versatile, cuore buono e generoso, era stato ad esempio un eccellente sportivo. La passione per il calcio (fin oltre i cinquanta aveva calcato con onore il manto erboso da attaccante di razza) era la passione per la Salernitana, la squadra del cuore. Amata, e difesa: prima da legale – dalla fine degli anni Settanta e fino alla storica promozione in serie B targata Giuseppe Soglia (era il ’90) – e da dirigente competente.

Per anni giudice sportivo del comitato provinciale e regionale campano della Figc, per una breve ma significativa parentesi anche assessore allo sport del Comune di Salerno, l’avvocato civilista Antonio Spirito è stato pure giudice della Commissione Tributaria e membro del consiglio di amministrazione della Banca di Salerno. «Antonio Spirito era Nino, l’amico di tutti: aveva una grande umanità che univa alla dinamicità, a un’intelligenza viva, a un senso etico della professione come pochi»: così lo ricorda Amerigo Montera, presidente dell’Ordine degli avvocati di Salerno. Centinaia i messaggi di ricordo, dolore e commozione per l’addio ad Antonio Spirito i cui funerali saranno officiati oggi (7 ottobre) alle 16 nella chiesa di San’Anna a Canalone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA