La tragedia

Addio Christian, San Rufo piange il piccolo ucciso dalla Seu

I medici non sono riusciti a sconfingere la rara malattia. Il papà: “Non si può morire così a 12 anni"

SAN RUFO. Christian, il bambino di 12 anni di San Rufo, colpito da Seu (Sindrome emolitico-uremica), non ce l’ha fatta. Dopo 50 giorni di agonia, infatti, il cuoricino del piccolo studente dell’Istituto comprensivo di San Rufo si è fermato alle prime luci dell’alba di questa mattina, presso l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove era ricoverato dal 27 Febbraio scorso in seguito al trasferimento dall’ospedale “San Carlo” di Potenza. 
 
Colpito da una malattia rara dovuta ad un’alterazione del sistema immunitario che non difende più l’organismo dalle tossine che i ceppi di Escherichia coli producono, causando danni all’intestino e ai reni, Christian, infatti, dopo un primo ricovero presso l’ospedale capoluogo lucano era stato trasferito immediatamente all’ospedale Santobono di Napoli dove era stato immediatamente intubato. Secondo quanto trapelato, i familiari sarebbero orientati a chiedere spiegazioni precise in merito al protocollo ospedaliero osservato al fine di avere la certezza che sia stato fatto tutto il possibile per cercare di curare il piccolo. 
 
“Non si può morire di Seu a 12 anni – ha detto il padre Pasquale – Non è giusto e, purtroppo, se è successo vuol dire che potrebbe succedere ancora. Bisogna assolutamente evitare che tragedie del genere possano colpire altri bimbi”. La notizia della morte del piccolo Christian si è diffusa rapidamente nel piccolo centro di San Rufo dove era conosciuto e benvoluto da tutti. Christian lascerà l’ospedale questa mattina per l’ultimo ritorno a casa. I funerali salvo imprevisti saranno celebrati martedì pomeriggio, presso il Santuario della Madonna della Tempa a San Rufo.