L'EMERGENZA EPIDEMIA

Addetti no vax al “Ruggi”: resa per tornare al lavoro

Tre operatori sospesi dagli incarichi negli scorsi mesi hanno effettuato il vaccino

SALERNO - In molti speravano nello stop allo stato d’emergenza nazionale per poter tornare a svolgere la propria professione anche senza vaccinazione. Ma, invece, l’obbligo del siero per gli operatori della Sanità proseguirà fino al termine del 2022. E, così, sono sempre di più gli addetti del comparto che si “arrendono” alle iniezioni per tornare in servizio. È il caso, ad esempio, del “Ruggi” di Salerno: il manager Vincenzo D’Amato , infatti, nelle ultime ore ha firmato il provvedimento che “riabilita” tre operatori sanitari sospesi negli scorsi mesi perché insolventi all’obbligo vaccinale. Nel documento spiccato dal dirigente dell’Unità Gestione Risorse Umane, Carmelo Ventre , e poi firmato da D’Amato lo scorso 25 marzo viene ricostruita tutta la vicenda.

Le tre sospensioni furono sancite con altrettanti provvedimenti - il 30 novembre e il 23 dicembre del 2021 e, ultima in ordine di tempo, il 28 febbraio scorso dopo le verifiche avviate con grande attenzione dal “Ruggi” sul possesso dei “green pass” dei propri operatori sanitari, controlli scattati - e voluti con forza dalla direzione generale - proprio in seguito all’esplosione di un focolaio di Covid all’interno di un reparto dell’ospedale di via San Leonardo dove svolgeva servizio un medico risultato privo di vaccinazione. L’inosservanza dell’obbligo vaccinale, dunque, fece scattare i provvedimenti di blocco degli incarichi: da allora i tre operatori sanitari non hanno lavorato nè ricevuto lo stipendio. Adesso, però, tutto è cambiato. I responsabili dei reparti dei tre operatori sanitari, con diverse note inviate all’Unità Gestione Risorse Umane negli ultimi giorni, hanno segnalato che i dipendenti insolventi alla vaccinazione hanno proceduto a rispettare l’obbligo del siero previsto per gli operatori sanitari e confermato fino alla fine del 2022.

Preso atto di ciò, gli uffici di via San Leonardo hanno riammesso in servizio i tre che, da subito, potranno tornare a lavorare e stare a contatto con i pazienti essendo vaccinati e in possesso di “green pass”. Con questi tre provvedimenti, dunque, diventano nove gli operatori sanitari inseriti negli organici dell’Azienda Ruggi che si sono “pentiti” e hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione dopo lo stop al lavoro. Lo scorso febbraio, infatti, il manager D’Amato firmò la delibera che permise al nutrito gruppetto di tornare immediatamente in corsia dopo esser rimasti fermi e senza paga per diversi mesi.

(al.mo.)