Addetti de “La Quiete” C’è il vertice decisivo

Pellezzano: gli operatori della clinica stanno garantendo i servizi essenziali Da cinque mesi sono senza stipendio e chiedono l’intervento del prefetto

PELLEZZANO. L’incontro decisivo per tentare di risolvere la vertenza sulle inadempienze retributive degli oltre cento dipendenti della casa di cura “La Quiete” della frazione Capezzano di Pellezzano e del Ce.Di.Sa (Centro Diagnostico Salernitano) di Fratte si terrà domani presso la sede del Comune di Pellezzano.

La decisione di convocare un tavolo tecnico è stata assunta ieri pomeriggio a margine dell’assemblea dei lavoratori della struttura sanitaria che da venerdì scorso hanno iniziato una dura protesta con sciopero della fame e incatenamento davanti alla sede dove vengono curati i pazienti che soffrono di disagi mentali.

I dipendenti rivendicano circa cinque stipendi arretrati. All’incontro di ieri, oltre alle parti sociali e ai lavoratori, ha partecipato anche il sindaco di Pellezzano, Giuseppe Pisapia, che pur non essendo parte in causa della vertenza, ha deciso di intervenire per mediare tra la proprietà della casa di cura e del Ce.Di.Sa. e i lavoratori in stato di agitazione.

Per il vertice di domani sono stati invitati la proprietà de “La Quiete” nella persona dell’amministratore, Leonardo Calabrese, i funzionari dell’Asl Salerno 2, i sindacati rappresentati dal responsabile provinciale del settore sanitario Angelo Di Giacomo, dal segretario confederale della Cgil Arturo Sessa e dal segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica, Angelo De Angelis e una delegazione di lavoratori.

Oggetto del dibattito sarà la vertenza sulle inadempienze retributive e la ricerca di possibili soluzioni da attuare per garantire un futuro migliore ai lavoratori che assistono anziani e soggetti bisognosi.

Chiesto anche un incontro in Prefettura per rendere noti al Prefetto di Salerno i fatti che stanno accadendo. Il nodo da sciogliere, secondo quanto riferito dalle parti sociali, riguarderebbe una situazione debitoria in cui sarebbe coinvolta la struttura sanitaria che avrebbe generato l’intervento di Equitalia a danno de “La Quiete”.

L’ente di riscossione avrebbe, infatti, pignorato alcune rimesse che la Regione Campania doveva trasferire alla casa di cura per sanare un debito non specificamente identificato.

A quanto sembra ci sarebbe un procedimento giudiziario in corso in attesa della pronuncia del giudice per risolvere il contenzioso tra Equitalia e “La Quiete”.

In ultimo, Di Giacomo ha chiesto all’Asl (che sta mantenendo gli impegni di spesa con la casa di cura) di intervenire e vigilare sulla fornitura di strumenti per garantire l’assistenza sanitaria ai pazienti.

Su questo fronte, gli operatori di corsia onoreranno, con professionalità, i propri impegni per fornire un’adeguata assistenza ai malati e ai bisognosi. Una situazione che resta molto tesa.

Mario Rinaldi

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