LA VERTENZA

Addetti coop senza lavoro: c’è l’incontro con Bellandi

Il vescovo ascolterà i dipendenti rimasti fermi dopo lo stop dei servizi del Comune. Rispoli: «Gestione parchi alla “Solidale”»

SALERNO - Le paure e le preoccupazioni dei lavoratori delle cooperative sociali troveranno l’ascolto dell’arcivescovo Andrea Bellandi . Stamattina alla buon ora, infatti, gli operai saranno ricevuti in Curia dal capo della Chiesa salernitana dopo che monsignor Bellandi ha accolto la richiesta di un incontro, arrivata attraverso la mediazione di Angelo Rispoli , segretario della Csa provinciale che sta seguendo da vicino le sorti dei dipendenti delle coop. Da mesi, infatti, i lavoratori delle “sociali” che per decenni hanno svolto una serie di servizi per il Comune sono in attesa di avere un’alternativa occupazionale dopo che tutti i contratti con le ditte sono stati annullati e i servizi rimessi di nuovo a gara. Finora, infatti, non sono bastate le rassicurazioni arrivate dai vari esponenti dell’amministrazione né ha tranquillizzato i lavoratori apprendere che il “bando ponte” per la gestione dei parchi, contenente la tanto auspicata clausola sociale, è stato un fallimento ed è andato deserto. Più il tempo passa e maggiori sono le difficoltà per questi lavoratori e per le loro famiglie che, nella gran part dei casi, si sostenevano soltanto su quello stipendio che arrivava dal lavoro nei vari servizi affidati per anni dall’amministrazione comunale.

Animi che si sono agitati con il trascorrere dei giorni e che troveranno in monsignor Bellandi un attento ascoltatore. Intanto, però, i parchi della città restano chiusi e la manutenzione del verde in sospeso. Nelle more di una gara con tempi più lunghi e una dotazione finanziaria più cospicua, l’amministrazione sta tentando di garantire almeno aperture e chiusure dei parchi coinvolgendo il personale in house e la polizia municipale. Soluzione fortemente criticata da Rispoli che avverte l’assessore all’Ambiente, Massimiliano Natella : «Se qualcuno pensa che il problema dei parchi sia aprirli e chiuderli, scaricando la responsabilità sulla polizia municipale, si è davvero fuori strada. I parchi pubblici della città hanno bisogno di manutenzione, quella che garantivano le cooperative sociali. Questa moda di scaricare tutto addosso agli agenti della polizia municipale è sbagliata. Mi appello all’assessore Natella: renda possibile questa soluzione o un’altra intermedia, ma si attivi subito per la città. Il verde urbano e le famiglie dei lavoratori delle cooperative sono allo stremo». Piuttosto, rileva Rispoli, «l’unico parco aperto in città è il “Pinocchio”, gestito da Salerno Solidale. Perché invece delle solite polemiche non si pensa a una gestione temporanea della partecipata con l’inserimento dei lavoratori delle vecchie cooperative? ».

E i problemi legati alle manutenzioni diventano emergenziali nel caso del Parco del Mercatello che è tra quelli attualmente chiusi. Per la riqualificazione del più importante polmone verde della città, però, il raggruppamento di professionisti che si è aggiudicato l’appalto ha chiesto una ulteriore proroga dei tempi concessi per la presentazione del progetto esecutivo e definitivo che non potrà protrarsi, però, oltre il prossimo 31 gennaio. Tempi che non possono dilatarsi ulteriormente o il Comune rischia di perdere la dotazione di fondi europei che ha a disposizione. Per la riqualificazione del parco del Mercatello è previsto un investimento complessivo di 4 milioni e 600mila euro. Tra gli interventi previsti anche l’efficientamento dell’illuminazione e la realizzazione di una ludoteca.

Eleonora Tedesco