il delitto in romania

Ad Ascea i funerali di Sessa: la verità nel suo telefonino

ASCEA. Si sono svolti ieri pomeriggio, nella chiesa di Ascea capoluogo, i funerali di Antonino Sessa, ucciso due settimane fa a Vama, in Romania, dal suo rivale in amore. Il legale del 65enne,...

ASCEA. Si sono svolti ieri pomeriggio, nella chiesa di Ascea capoluogo, i funerali di Antonino Sessa, ucciso due settimane fa a Vama, in Romania, dal suo rivale in amore. Il legale del 65enne, Gianluca D’Aiuto, l’altro giorno, si è recato, insieme alla figlia dell’uomo in Romania. Qui ha avuto modo di chiarire una serie di punti oscuri relativi alle modalità con le quali è avvenuto l’omicidio dell’imprenditore agricolo. «L’autopsia – spiega il legale D’Aiuto – ha appurato che la morte di Sessa è avvenuto a causa di un calcio al volto sferrato da Revelino Plesa, reo confesso. Il colpo, oltre al trauma e ai danni al setto nasale del papà della mia cliente, ha comportato il rigurgito della lingua in gola che ha provocato il decesso per soffocamento». L’omicida si sarebbe difeso dicendo che «il 65enne aveva aggredito la sua compagna, Virginia, con la quale Sessa aveva avuto in Italia una relazione, e quindi lui era intervenuto in sua difesa».

Una versione che non convince il procuratore a cui è affidato il caso. Il legale cilentano crede che il suo cliente si fosse recato in Romania per riavere dei soldi che l’ex compagna gli aveva sottratto. E la chiave del mistero potrebbe venire risolta se solo si riuscisse a ritrovare il cellulare del 65enne asceota, il solo effetto personale che risulta scomparso. Si pensa che sullo stesso siano presenti dei messaggi che i due ex amanti si erano scambiati relativi a tale questione economica. Dall’autopsia non sarebbe emerso neppure che il cilentano era in stato di ebbrezza. Tra un paio di mesi dovrebbe avere inizio il processo a carico del rumeno accusato di omicidio. Solo il dibattimento potrà chiarire come sono andate le cose.(a.p.)

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