Ad Antonio la carezza del Papa 

La lettera di Bergoglio al militare ammalato: «Ti mando la mia preghiera»

Una carezza spirituale dal Papa per Antonio Attianese, il ranger di Sant’Egidio del Monte Albino che combatte da anni contro la malattia professionale che lo ha ridotto sulla sedia a rotelle dopo una lunga serie di operazioni. La lettera di risposta, controfirmata da Papa Francesco, è arrivata ad Antonio e alla sua famiglia nei giorni scorsi, mandata come sostegno del Pontefice nella dura battaglia del militare. «Caro Antonio - scrive Bergoglio - sono stato informato delle tue condizioni di salute e della tua spiacevole situazione personale e professionale. Le tue preoccupazioni e sofferenze hanno suscitato nel mio animo sentimenti di profonda partecipazione e sentita vicinanza a te e ai tuoi familiari, che ti sono accanto con ogni premura. Pertanto, voglio assicurarvi la mia preghiera, secondo le intenzioni che mi sono state manifestate».
Il Papa ha ricordato il sostegno mostrato ad Antonio dai suoi compagni militari, messisi in marcia con una lunga staffetta a piedi dalla Val d’Aosta fino a casa sua. «Ho appreso che i tuoi colleghi militari e tante altre persone ti stanno dimostrando solidarietà e aiuto che avresti voluto giustamente ricevere anche da più parti. Desidero inviarti il dono consolante e tenero di una carezza spirituale, esortandoti, al tempo stesso, ad abbandonarti tra le braccia amorevoli di Gesù, e a porre ogni fiducia nella sua infinita bontà e materna intercessione di sua madre, la Vergine Maria, la quale veglia e saprà sempre vegliare su quanti hanno bisogno del suo sostegno».
Le parole della guida del Papa, auspicate con forza da tutti quelli che stanno vicini ad Antonio aiutandolo e standogli al fianco nella lunga sequenza di difficoltà e privazioni del tumore che lo ha debilitato, rappresentano un momento di particolare conforto, oltre che un segnale per lo stato di prostrazione di fronte all’indifferenza colpevole dello Stato. Dopo la marcia lungo l’Italia portata avanti da un drappello di commilitoni per salutare e dare sostegno al proprio compagno malato, alle prese con la gravissima patologia collegata all’esposizione a metalli pesanti durante missioni militari all’estero, arriva la preghiera. «Come segno di incoraggiamento e conforto - chiude la lettera Papa Francesco - invio a te, a tua moglie e ai tuoi bambini una speciale benedizione apostolica, accompagnandola con l’acclusa corona del Santo Rosario».
La vicenda di Antonio Attianese dura da diversi anni, con l’atteso riconoscimento della causa di servizio, riconosciuta come collegata al tungsteno presente nel munizionamento adoperato nel corso delle operazioni cui ha partecipato, entrambe in Afghanistan, una nel 2002 e la seconda nel 2003.
Alfonso T. Guerritore
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