Un tuffo nel passato

Ad Amalfi si celebra l’anno bizantino

Un autentico tuffo nel passato dell’antica Repubblica marinara

AMALFI. Un tuffo nel passato per rinverdire i fasti dell’antica Repubblica marinara e, soprattutto, far rivivere l’incoronazione del duca reggente della Repubblica amalfitana.

E’ tutto questo il Capodanno Bizantino, che si svolgerà ad Amalfi dal 31 agosto al primo settembre. La manifestazione ha la sua motivazione storica nel fatto che, in tutti i paesi sottoposti all’autorità dell’imperatore bizantino, l’anno civile, dal punto di vista giuridico e fiscale, iniziava il primo settembre, in concomitanza con l’elezione dei comites, da cui venne retta la repubblica indipendente di Amalfi. E, nello stesso giorno, il Duca aveva la facoltà di promulgare leggi e decreti con la formula “per hoc nostrum preceptum”.

La Repubblica di Amalfi, costituitasi nell’839, venne, infatti, dapprima retta da conti (comites), che venivano eletti annualmente, quindi, dal 957, da duchi (duces), che associarono al potere il figlio primogenito, trasformando la Repubblica in un ducato ereditario. L’investitura aveva luogo nell’atrio della chiesa palatina di San Salvatore de Birecto di Atrani, con la consegna della clamide e del berretto, simbolo del ducale.

E, dunque, la kermesse storico-culturale, ideata dal medievalista amalfitano Giuseppe Gargano, porta, come per magia, Amalfi a ritroso nel tempo, riproponendo tutte le fasi dell’investitura. La novità di quest’anno, rispetto altre edizioni è che sarà eletto il “Magister di Civiltà Amalfitana” e non più il “Duca-Maestro di diritto”. E la scelta della commissione, è caduta sull’imprenditore Antonio Lombardi, «per aver sostenuto, nel nome e per conto della nazione amalfitana, iniziative e attività di pregnante significato umanitario, culturale, solidale, spirituale».

L’evento sarà arricchito dal corteo storico con gli oltre novanta figuranti nei costumi originali che vennero realizzati, nel 1950, da Roberto Scielzo. La due prenderà il via venerdì 31, con la giornata di studi “Le difese del Ducato di Amalfi”, presso gli antichi arsenali. A seguire la “lectio magistralis” e la consegna del “Premio Atrani-magister della civiltà amalfitana”, sulla terrazza di Santa Maria Maddalena.

Sabato primo settembre alle 18.30, si svolgerà l’investitura ufficiale e, alle 19.30, ci sarà il corteo storico che ripropone la tradizione nuziale dei Dogi. E, in particolare, il matrimonio tra Giovanni duca d’Amalfi e la “ducissa e patricissa” Maria. Armigeri, trombettieri, timpanisti, marinai, fanno da scorta al duca, che avanza protetto dagli alfieri e affiancato dai giudici e dagli ambasciatori che recano le insegne della propria dignità. Al termine il “Magister” sarà presentato alla cittadinanza sul sagrato del Duomo di Sant’Andrea. Subito dopo prenderanno il via il festeggiamenti, con lo spettacolo musicale nella centralissima Piazza Duomo di Amalfi.

Gaetano de Stefano

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