Ad Altavilla si rafforza l’ipotesi del dolo

Le modalità dell’incendio scoppiato all’azienda “Caruso” non sembrano lasciare dubbi

ALTAVILLA SILENTINA. Si cercano elementi e riscontri per chiarire le responsabilità del rogo che ha distrutto un capannone dell’azienda agricola “Caruso”, in località Cerrelli. I carabinieri della stazione di Borgo Carillia, diretti dal maresciallo Vincenzo Cardiello, e i colleghi della compagnia di Eboli, diretta dal tenente Manna, lavorano su più piste, anche se quella predominate è l’ipotesi dolosa.

Nell’incendio di giovedì mattina sono state incendiate 150 balle di fieno ed alcuni mezzi meccanici. Le fiamme si sono sviluppate intorno alle 5 di mattina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Eboli che hanno impiegato circa cinque ore per avere ragione sull’incendio. Le fiamme hanno provocato danni considerevoli, quantificati all’ordine dei cinquantamila euro. Nell’incendio, oltre alle balle di fieno sono andate distrutte due pale meccaniche e altri due mezzi meccanici usati per l’attività dell’azienda agricola. Le squadre dei vigili del fuoco hanno organizzato quattro punti di acqua intorno al perimetro del capannone. In questo modo sono riusciti a circoscrivere l’incendio, impedendo che lo stesso si propagasse ad ambienti vicini, coinvolgendo altre strutture ed evitando così un danno maggiore.

Le operazioni di spegnimento si sono concluse intorno alle 10. Per le proporzioni del rogo è stato chiesto il supporto di ulteriori due autobotti partite dal comando provinciale di Salerno. L’azienda colpita dall’incendio è situata in via degli Immigrati. La nube di fumo che si è alzata in cielo, è stata avvistata a distanza di chilometri. La presenza del grosso incendio era percepibile anche nell’aria dove si avvertivano gli odori fastidiosi di bruciato.

Si attendono ora dalle indagini elementi che possano chiarire le cause dell’incendio e, soprattutto, se ci sono responsabilità di terzi. La linea di fuoco era circolare intorno all’obiettivo, per questa ragione si pensa all’ipotesi dolosa.(m.l.)

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