IL FATTO

Ad Agropoli ferragosto ostaggio dei vandali

Falò in spiaggia alimentati anche con la plastica

AGROPOLI - Due giorni dopo ferragosto, il litorale San Marco di Agropoli palesa ancora i segni dei falò balordi. «Una simile aggressività e maleducazione non si era mai vista» ha dichiarato un agropolese, Giuseppe Monzo, che ha ricordato come negli Settanta e Ottanta si organizzava il tradizionale appuntamento con la notte del falò nella baia di Trentova. «Si suonava, si ballava, si fumava, si beveva – ha spiegato – ma abbiamo sempre pulito la spiaggia, da persone civili, e soprattutto non abbiamo rischiato di appiccare incendi». Stavolta non è andata così. «Il lungomare San Marco – ha confermato un altro residente, David Paradiso – sembrava una piccola Beirut. Frotte di teppistelli, la maggior parte minorenni, si sono riversate sulla spiaggia e hanno acceso fuochi ovunque, anche molto ravvicinati. Hanno portato in spiaggia carrelli colmi di alcool e materiale infiammabile. Il fondo è stato toccato nei pressi del lido Luna Beach, dove la pira, alimentata anche con tavolini di plastica, ha raggiunto una altezza di 3 o 4 metri. Sopraggiunto il temporale, hanno lasciato la spiaggia nella totale incuria e sporcizia».

Cljo Proietti