Acquisti on line, centinaia di truffati 

Prodotti clonati, prezzi “vantaggiosi” e grandi marchi falsi: sono almento trecento i salernitani raggirati lo scorso anno

Sono stati circa 300 i salernitani raggirati da vendite on line lo scorso anno mentre una cinquantina di truffatori sono stati denunciati in tutta Italia. C’è da rimanere allibiti per la grande ingenuità dimostrata da tantissimi salernitani, in città e in provincia, nell’acquisto via internet senza effettuare alcuna verifica.
Il grande raggiro. Nell’e commerce ci si lascia affascinare dalle fotografie e dai prezzi vantaggiosi per oggetti che spesso sono clonati o che, peggio, non vengono neppure consegnati all’acquirente. Ai numeri registrati dalla polizia postale della sezione di Salerno, diretta dall’ispettore Antonio Buglione, vanno aggiunte altre denunce presentate a polizia e carabinieri da cittadini di ogni ceto sociale e livello di istruzione. Il maggior numero delle truffe si registra nell’acquisto di apparecchi telefonici, informatici e macchine fotografiche. Attirati da prezzi vantaggiosi e spesso da siti il cui nome è simile a quelli di grandi marchi della distribuzione, molti acquistano prodotti che scopriranno essere falsi. E questi sono i più fortunati: la stragrande maggioranza, infatti, non riceve nulla di quanto “acquistato”. Aumentano anche le truffe nella vendita on line degli strumenti di pulizia della Folletto o del famoso “Bimbi” l’apparecchio che fa impazzire molte donne per le preparazioni in cucina: acquistati a prezzi straordinari, a casa ci si ritrova, se si è fortunati, prodotti falsificati in Asia; quasi sempre, non viene consegnato nulla.
Il trucco della dogana. Spesso poi la merce viene bloccata alla dogana e, per riceverla, bisogna pagare le tasse d’importazione. E il prezzo lievita al punto da superare quello praticato semmai sotto casa. E così, alla fregatura della merce falsa si aggiunge anche quella di aver pagato più tasse. Ma qui a volte spunta pure il colpo di genio criminale: in alcuni casi, i truffatori scrivono che i prodotti (in realtà mai spediti) sono stati bloccati alla dogana e che servono ulteriori soldi per sbloccarli; l’acquirente invia altro denaro e viene quindi truffato due volte, pagando per oggetti che non riceverà mai da chi ha intascato pure le tasse.
Il settore dei motori. Un capitolo a parte meritano le auto e le moto acquistate on line. C’è chi chiede un anticipo per il blocco del prezzo e sono tanti gli ingenui che, nel Salernitano, hanno pagato fino a 3-4000 euro per opzionare l’occasione d’oro. Solo che di quell’auto o di quella moto non esiste che la foto. C’è il caso particolare di un’inserzionista truffaldino della Valle dell’Irno, che proponeva una Vespa attraverso più annunci sostenendone di averla in diversi colori: ricevuti i soldi spariva, perché dello storico scooter aveva solo tante fotografie. C’è qualche raggirato che ha acquistato auto e moto dall’estero, ignorando che al prezzo ammiccante andavano aggiunti i soldi della dogana; così finiva per pagare di più che se l’avesse comprata in una rivendita di veicoli usati.
I consigli. Per evitare le truffe bisogna sempre controllare che il sito che propone la vendita sia originale; accertarsi del venditore; pagare non con ricariche di carte ma solo con carte di credito o altri strumenti se il sito prevede la convenzione del risarcimento del danno in caso di raggiro; diffidare di prezzi sbalorditivi. In particolare nel settore dell’abbigliamento, dove abbondano i falsi, le fregature sono diventate sempre più raffinate visto che c’è chi vende alzando il prezzo per risultare più credibile. Importante, in questi casi, è l’immediata denuncia, che non deve essere fatta obbligatoriamente alla polizia postale: ci si può rivolgere anche al più vicino ufficio di polizia, carabinieri o guardia di finanza: l’importante è attivare subito le indagini.
Salvatore De Napoli
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