sarno

Acquedotto, “congelata” la protesta

SARNO. Si placano gli animi degli operai dell’acquedotto Mercato Palazzo in vista dell’incontro decisivo alla Regione. Hanno deciso di adottare un profilo basso con la speranza che questo ennesimo...

SARNO. Si placano gli animi degli operai dell’acquedotto Mercato Palazzo in vista dell’incontro decisivo alla Regione.

Hanno deciso di adottare un profilo basso con la speranza che questo ennesimo tavolo di trattative sia ultimo e decisivo. Il summit d’urgenza tra Gori, Regione, Provincia e Comune di Sarno non ha portato alcuna novità dal punto di vista contrattuale, ma è riuscito a far fissare un incontro domani in cui ci dovrebbe essere il trasferimento definitivo delle competenze e della somma dovuta per gestire la sede dell’acquedotto di via San Giovanni. La struttura funziona, è attiva e fornisce un importante supporto nella gestione e nello smistamento delle acque a diversi comuni del salernitano, tra cui Sarno e a 79 comuni vesuviani essendo di supporto all’altra struttura di Santa Maria della Foce.

Durante questa fase di protesta è proprio il supporto all’acquedotto di Foce che viene a mancare e in questi giorni, grazie anche all’interevento del vicesindaco Gaetano Ferrentino, è stato possibile ripristinare la fornitura idrica in città, interrotta a causa di un guasto non riparato per la protesta. I tredici operai, senza stipendio da 20 mesi, hanno sempre lavorato per garantire la fornitura idrica. Adesso non riescono più a sopportare tali ritmi e non hanno più risorse economiche da cui attingere per dar da mangiare ai loro figli e hanno giurato che, se dopo giovedì non si arriverà ad una conclusione nero su bianco, si barricheranno nell’acquedotto ad oltranza.

Resta alta la tensione nel comparto di Mercato Palazzo e tutti, forze politiche locali e operai, sperano che ci sia una svolta.

Maria Manzo

©RIPRODUZIONE RISERVATA