Acquascooter “impazzito” Tragedia sfiorata nel porto 

Palinuro, il mezzo finisce contro un gommone per l’imperizia del giovane alla guida Multa salata, dieci sanzioni nel fine settimana. La Capitaneria: «Tolleranza zero»

CENTOLA. Il giubbotto di salvataggio rimane incastrato all’acceleratore e l’acquascooter si schianta contro un gommone. Tragedia sfiorata domenica pomeriggio nel porto di Palinuro. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto, diretti dal tenente di vascello Giovanni Paolo Arcangeli, che hanno cercato di ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente.
Il giovane alla guida del mezzo – stando ai primi accertamenti della Guardia Costiera- avrebbe prima messo in moto l’acquascooter e poi tentato di indossare il giubbotto che sventuratamente è rimasto impigliato all’acceleratore. La moto d’acqua ha così iniziato uno slalom tra le barche a tutta velocità. I due ragazzi a bordo sono finiti in acqua mentre l’acquascooter si è schiantato contro un gommone ormeggiato ad un pontile. Uno dei tubolari del gommone è esploso, mentre un operatore portuale che si trovava in quel momento sul mezzo è rotolato a terra. Sono stati attimi di panico ma, fortunatamente solo tanto spavento e nessuna grave conseguenza per le persone.
Salatissima la contravvenzione elevata dalla Capitaneria di Porto al titolare dell’acquascooter per mancato rispetto della sicurezza della navigazione e per la mancata assicurazione del mezzo (che è stato sottoposto a sequestro).
«Si tratta di mezzi pericolosi che se non usati con la giusta cautela possono provocare danni a chi li guida, ma anche ai bagnanti» spiega Arcangeli. “Sarà tolleranza zero per tutta la stagione estiva. I controlli saranno intensificati ancor più nelle prossime ore”.
Ma, intanto, nell’ultimo fine settimana sono state già elevate dieci sanzioni. Cinque imbarcazioni sono state sorprese a navigare in zone interdette, due acquascooter sono stati sorpresi a sfrecciare a pochi metri dalla riva e due stabilimenti balneari di Palinuro sono stati trovati non in regola. In particolare in un lido il bagnino è stato sorpreso a fare il barista, in un altro non erano state installate le boe per delimitare lo spazio acqueo riservato ai bagnanti.
Vincenzo Rubano
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